Almaviva, firmato l'accordo: salvi 3mila posti di lavoro. Revocati i licenziamenti

La sede di Napoli di Almaviva
Il confronto tra le parti al ministero dello Sviluppo Economico è durato dalle tre del pomeriggio a stamattina. Ore ed ore di faccia a faccia e, alla fine, pochi minuti fa,...

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Il confronto tra le parti al ministero dello Sviluppo Economico è durato dalle tre del pomeriggio a stamattina. Ore ed ore di faccia a faccia e, alla fine, pochi minuti fa, l'accordo: ammortizzatori sociali per due anni con possibilità di allungarli. Sono dunque salvi i 2988 lavoratori delle sedi di Napoli, Palermo e Roma che Almaviva, il più grande call center italiano, voleva licenziare. L'accordo appena siglato non sarà sottoposto a referendum. Mancavano infatti solo quattro giorni alla scadenza della procedura di mobilità.                    


"Ci credevamo in questo salvataggio e ci siamo riusciti", così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha commentato l'accordo appena siglato sul salvataggio del call center Almaviva. L'azienda, a quattro giorni dall'invio delle lettere di licenziamento grazie a quest'intesa ha revocato la mobilità, dopo che l'accordo precedente, ad aprila, era stato bocciato dai lavoratori. "2.998 lavoratori tra Roma (918 addetti), Napoli (400 addetti) e Palermo (1670 adetti) - ha aggiunto Renzi in un post facebook -  erano a rischio di licenziamento per una procedura di mobilità avviata il 21 marzo scorso. Sto parlando dei call center di Almaviva, una delle grandi crisi di questo paese, figlia delle inadempienze clamorose della classe politica del passato. Ma il viceministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova, - ha sottolineato il capo del governo - ha impiegato ogni sua energia per portare a termine un accordo che sembrava nelle scorse settimane impossibile – tanto che ovviamente alcuni già scrivevano di licenziamenti imminenti - ma che invece, finalmente, dopo 17 ore di trattativa non-stop, è arrivato: tutti i licenziamenti ritirati, nei prossimi 18 mesi dimezzamento delle ore di cassa integrazione, mantenimento di tutti i siti produttivi, tavolo di settore e convocazioni mensili per monitorare l'applicazione dell'accordo e per individuare soluzioni alle tante problematiche esistenti".


Infine l'elogio alla viceministro: "Ad aprile, in un #MatteoRisponde, lo avevo detto che avremmo fatto di tutto per risolvere anche questa crisi e così è stato. Brava Teresa! #dalleparoleaifatti". 
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Il Mattino