Alta velocità, zero servizi: code e caos ad Afragola a caccia di un parcheggio

Alta velocità, zero servizi: code e caos ad Afragola a caccia di un parcheggio
Emergenza sosta nella stazione Alta Velocità di Afragola. Già dalle 5 di ieri mattina, orario di punta per i pendolari il cui 90 per cento utilizza il treno per Roma...

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Emergenza sosta nella stazione Alta Velocità di Afragola. Già dalle 5 di ieri mattina, orario di punta per i pendolari il cui 90 per cento utilizza il treno per Roma e viceversa nella stessa giornata, la striminzita area gestita da Metropark (società satellite di Rfi) era piena come un uovo. E gioco forza, tutto l'anello intorno al capolavoro architettonico della compianta Zaha Hadid, lungo un paio di chilometri, si è trasformato in un enorme parcheggio abusivo. Come accade, più o meno, ogni giorno. La sosta selvaggia insomma come unica arma a disposizione degli utenti, dato che qui non arrivano autobus, né taxi o auto Ncc, fermati dal mancato avvio di bandi o gare d'appalto. Così, ecco le auto lasciate in doppia e tripla fila, ovviamente incustodite, e la partenza verso Roma con l'angoscia che diventino oggetto delle scorribande dei ladri. 

Ieri mattina professionisti, magistrati, industriali e tanta gente comune che lavora nella capitale hanno protestato per questa incresciosa e anacronistica situazione. Se da qui per raggiungere Roma bastano 58 minuti e Milano meno di sei ore, il rovescio della medaglia racconta che a distanza di cinque anni dal taglio del nastro della stazione i servizi restano sostanzialmente inesistenti. Eppure già alla cerimonia di inaugurazione della struttura, alla presenza dell'allora premier Paolo Gentiloni, i vertici di Rfi assicurarono che entro sei mesi sarebbe stato realizzato anche il secondo parcheggio, nell'area est. E qui la cronaca si fa quasi storia, ingarbugliata come non mai. In quell'area nel 2004 nel corso dei lavori di scavo furono rinvenuti reperti archeologici datati nell'età del bronzo, circostanza che fece scattare il vincolo della Soprintendenza della Città Metropolitana: vincolo caduto, come appena il mese scorso gli archeologi hanno riferito in un incontro con rappresentanti dell'Ordine degli architetti, visto che nel frattempo i reperti sono stati prelevati, catalogati e conservati. Il sindaco Antonio Pannone, che come se non bastasse è alle prese con gli allagamenti che ad ogni pioggia, e anche nei giorni scorsi, si verificano nei due sottopassi che conducono alla stazione, si tira fuori dalle responsabilità: «I disagi per gli utenti non si possono imputare all'amministrazione comunale che è impegnata a garantire la sicurezza e l'incolumità pubblica nelle aree esterne di accesso alla stazione», sottolinea, accusando «Rfi con le competenti strutture di riferimento» di aver «sottovalutato il problema in fase di programmazione e progettazione» per cui «con i gestori del parcheggio sono responsabili di una non congrua organizzazione degli spazi interni. Ci siamo attivati - dice Pannone - per chiedere con urgenza un tavolo di confronto che permetta di individuare soluzioni funzionali». Intanto il problema della sosta rimane con tutti i contorni dell'emergenza e della pericolosità per la circolazione stradale. Mentre seguendo il ciclo delle stagioni tutte le alte erbacce dell'area est si sono rinsecchite, lasciando il posto al fango. 

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Il Mattino