Ambiente, l'appello di Ortolani al ministro: «Napoli Est attende bonifica dal 1985»

Ambiente, l'appello di Ortolani al ministro: «Napoli Est attende bonifica dal 1985»
«Dal 1985 l'area di Napoli est attende una bonifica vera, un intervento netto che tuteli la salute degli abitanti della zona. Dall'esplosione del deposito Agip...

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«Dal 1985 l'area di Napoli est attende una bonifica vera, un intervento netto che tuteli la salute degli abitanti della zona. Dall'esplosione del deposito Agip quella zona è diventata Sin (Sito di interesse nazionale) ma da quella data si attende ancora un serio intervento in tutela dei cittadini, scuole, uffici pubblici, aree residenziali e alberghi». Lo afferma il senatore napoletano del Movimento 5 Stelle Franco Ortolani che ha presentato un'interrogazione chiedendo l'intervento e il monitoraggio della situazione ambientale a Napoli est, sottolineando che «in quell'area della città, dal 1985 a oggi, non è mai partita una vera e propria bonifica del territorio dopo lo dismissione di diverse raffinerie a seguito dell'esplosione del deposito di carburante Agip».


«Premesso che l'incidenza dei tumori, anche giovanili, nell'area di Napoli est - si legge nell'interrogazione - è ben oltre la media nazionale e che il principio di eguaglianza riconosciuto dall'articolo 3 della Costituzione risulta non pienamente rispettato, stante la palese differenza di trattamento riservata, ad esempio, all'area SIN di Bagnoli per la quale, pur non essendovi cittadini residenti sono stati stanziati diversi denari pubblici per il disinquinamento e le operazioni di bonifica risultano essere in una fase assai più avanzata. Chiediamo: quale sia l'effettivo stato dell'arte relativo all'esecuzione di interventi, tesi a garantire il diritto costituzionale alla salute, di risanamento ambientale e disinquinamento di suolo, sottosuolo e falde per il SIN Napoli orientale; quando, in base alle conoscenze attuali, si preveda che sarà completata la bonifica dell'area e ripristinato il rispetto dei principi costituzionali richiamati; quale sia il motivo della disparità di trattamento riservata all'area sin di Bagnoli; se sia già stato attivato un presidio sanitario e il monitoraggio delle malattie e decessi che affliggono parte delle varie decine di migliaia di abitanti del SIN Napoli orientale». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino