Bando per l'assegno di 1200 euro per la cura dei familiari autistici

Bando per l'assegno di 1200 euro per la cura dei familiari autistici
L’Ambito N17 per i servizi sociali che comprende in comuni di Sant'Antimo (Capofila) , Frattamaggiore (Sede dell’ufficio di Piano), Frattaminore, Grumo Nevano e...

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L’Ambito N17 per i servizi sociali che comprende in comuni di Sant'Antimo (Capofila) , Frattamaggiore (Sede dell’ufficio di Piano), Frattaminore, Grumo Nevano e Casandrino mette a disposizione della famiglie che hanno un familiare con disturbo dello spettro autistico un assegno di cura, come misura straordinaria.

Il contributo è stato istituito dalla Regione Campania, con decreti emanati nel 2016 e 2019, per consentire alle persone con grave disabilità , non autosufficienti, di poter usufruire del tipo di assistenza di cui necessitino. L'importo messo a disposizione nell'avviso dell'Ambito è di 1200 euro mensili ed agevolerà le famiglie costrette a sostenere costi elevati per un'assistenza che spesso si estende per 24 ore. Il contributo sarà erogato per un semestre, in tre bimestri.

Sui portali dei comuni coinvolti e su quello dell'Ambito è presente il modulo da compilare per inoltrare la richiesta.  Il beneficio sarà attribuito, secondo graduatoria, a 44 famiglie. Le domande possono essere inoltrate sino al 17 febbraio. "Con l'istituzione della misura straordinaria l’Ambito pone rimedio ad un problema la cui risoluzione veniva sollecitata da quando la Regione aveva istituito il contributo e si allinea, così, agli altri Ambiti". E’ quanto riferisce Rosa Angelino, consigliere comunale di maggioranza del comune di S.Antimo, che ha seguito, prima come legale e poi nel suo ruolo istituzionale, una madre che, dal 2021, aveva inoltrato richiesta all’Ambito per l'assegno di cura per il figlio affetto da autismo.

"La richiesta permaneva in una condizione di stallo che causava una situazione di perenne incertezza, infatti le istanze presentante dalla signora non avevano alcun seguito, ma nemmeno venivano rigettate, creando comunque un danno economico viste le numerose e costose cure che la famiglia affronta” fa sapere la consigliera. In effetti la misura non veniva ancora istituita per la carenza di fondi, cosa che l’Ambito ha risolto “grazie alla solerzia di una funzionaria, la dott.ssa Carla Pedata, che ha individuato un residuo di fondi relativo all’anno 2014-2015 per far fronte, almeno momentaneamente, alle richieste più impellenti” fa notare Angelino. Nonostante si tratti di una misura di emergenza, “è necessario che anche dopo questo fase si continui a fare richiesta dell’assegno di cura affinchè l' Ambito abbia anche la possibilità di valutare quale sia la situazione sul territorio e programmare successivi interventi in presenza di fondi." La consigliera raccomanda di riproporre le istanze perchè "la misura è straordinaria e non dà diritto automatico all’inserimento nell’aggiornamento della programmazione degli assegni di cura per le prossime annualità."

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Il Mattino