Ambulatorio chiuso, scoppia il caos al Cardarelli: «Non abbiamo colpe»

Ambulatorio chiuso, scoppia il caos al Cardarelli: «Non abbiamo colpe»
Sette donne arrivate al pronto soccorso ginecologico del Cardarelli una dietro l'altra tra cui un codice rosso, una donna incinta al settimo mese, in immediato pericolo di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sette donne arrivate al pronto soccorso ginecologico del Cardarelli una dietro l'altra tra cui un codice rosso, una donna incinta al settimo mese, in immediato pericolo di vita, in arresto cardiocircolatorio, ma poi salvata insieme al suo bambino (lotta ancora in Rianimazione). Sono queste le circostanze straordinarie che hanno causato il disservizio all'ambulatorio di Ginecologia del Cardarelli dove sette pazienti in attesa hanno dovuto attendere più del dovuto per essere visitate. A monte di tutto l'improvviso richiamo in sala operatoria della dottoressa di turno in ambulatorio.


IL PRIMARIO
«Trovo paradossale che la straordinaria impresa di salvare la vita a una donna giunta in pronto soccorso in codice rosso, già in coma e in arresto cardiocircolatorio - dice Claudio Santangelo, responsabile dell'Unità operativa di Ginecologia e ostetricia del Cardarelli - si tramuti in una messa sotto accusa dei miei colleghi. Tutto si è svolto in pochi minuti mentre io ero intento a fare il giro visite in reparto, un collega era a presidio del pronto soccorso e un'altra dottoressa pronta a iniziare le visite in ambulatorio. È giunta l'allerta dal pronto soccorso e siamo corsi. In pochi minuti siamo andati in sala operatoria, compresa la collega che era di turno in ambulatorio e che ha dovuto aiutarmi nell'intervento».

IL PRONTO SOCCORSO
L'altro medico della équipe di Santangelo era in pronto soccorso ed ha dovuto fronteggiare altri sei arrivi in codice di urgenza. «Abbiamo in pochi minuti salvato la paziente - spiega Santangelo - che però ancora lotta in rianimazione. Abbiamo fatto nascere e salvato il bambino che portava in grembo e poi, quando sono tornato in ambulatorio, le visite erano già state tutte espletate. Capisco il disagio dell'utenza che non può avere una visione d'insieme, ma trovo anche eccessivo il fatto che sia dovuta intervenire la guardia giurata per evitare che il collega fosse aggredito. È stata salvata una vita e le visite in ambulatorio effettuate subito dopo. Tutti abbiamo agito secondo etica e coscienza. Forse non c'è stato il tempo di informare adeguatamente l'utenza, ma non ho trovato nulla da eccepire sul comportamento dei colleghi».

CRISI MOMENTANEA

Una situazione di emergenza improvvisa. Per questo è saltata per qualche ora l'attività in ambulatorio. L'ambulatorio di ginecologia del Cardarelli è stato all'inizio dell'anno potenziato con sette nuovi settori attivati che lo hanno fatto crescere a dismisura nell'ottica del potenziamento dell'ospedale, portato avanti dal manager Ciro Verdoliva. Naturalmente restano i nodi della carenza del personale. Proprio a ridosso del periodo critico delle ferie estive un medico del gruppo si è fratturato il piede, una dottoressa è andata in maternità e un terzo camice bianco è stato costretto a smaltire le ferie prima della pensione. Defezioni registrate anche tra le infermiere: una ha avuto un infarto, un'altra ha scoperto un tumore della mammella bilaterale e una terza ha visto riacutizzarsi la malattia neurologica da cui è affetta. Tutte circostanze che, messe insieme, hanno costretto a far convergere nella stessa stanza tutte le attività ambulatoriali. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino