Anche la Gori diventa plastic free prossima mission comuni e scuole

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«Verba movent, exempla trahunt». Con questa locuzione latina che si traduce in «le parole incitano, gli esempi trascinano» il presidente della Gori Spa, Michele Di Natale ha espresso il senso della campagna «Gori-Plastic Free», al via ieri per i quasi mille dipendenti dell'azienda e che si prefigge di arrivare a tutte le amministrazioni e le scuole del territorio. Considerando che la società che gestisce il servizio idrico integrato dell'Ambito Distrettuale Sarnese-Vesuviano ingloba 76 Comuni, il buon esempio mira a raggiungere un ampio bacino di utenti. Con la firma apposta al manifesto d'intenti per «liberarsi dalla plastica» da Di Natale e dall'ad Giovanni Paolo Marati è iniziata ufficialmente l'era Gori Plastic Free. Fornire ai dipendenti una borraccia personale per l'acqua, dotare tutti gli uffici di bicchieri in carta, installare ulteriori erogatori di acqua alla spina - allacciati alla rete idrica - ed eliminare dai distributori le bevande in bottiglie di plastica sono solo le prime azioni: così potranno essere risparmiate ogni anno circa 635mila bottiglie di plastica da mezzo litro.

 
«La produzione mondiale di plastica - dice Di Natale - è passata dai 15 milioni di tonnellate del 1964 agli oltre 310 milioni attuali, di cui oltre 8 milioni finiscono ogni anno direttamente negli oceani. Il male assoluto non è la plastica in sé, che può essere riutilizzata, ma i concetti di consumismo e usa e getta». «Questa campagna - dice Marati - è la prosecuzione di un progetto già avviato da anni con l'installazione delle case dell'acqua che hanno già portato al risparmio di 9 milioni e mezzo di bottiglie di plastica». «Questo è il primo step - conclude Mara De Donato, responsabile Comunicazione e Corporate Social Responsibility di un progetto di lungo termine». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino