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«Vogliamo giustizia per Andrea. Chi ha visto qualcosa, in merito all'incidente dello scorso primo febbraio, si faccia avanti, abbia il coraggio di parlare. Basta omertà». Gennaro Mellone, il papà di Andrea morto in circostanze non del tutto chiarite e ancora al vaglio delle forze dell'ordine, ha lanciato un appello nelle ultime ore affinché si faccia chiarezza sulla fine del figlio 17enne, vittima di un incidente stradale.
Andrea, molto noto a Marano e Mugnano, era a bordo di uno scooter nel quartiere Chiaiano. Si schiantò contro un palo della pubblica illuminazione e si spense poco dopo il ricovero in ospedale. Da quel giorno i genitori e i familiari di Andrea non hanno smesso di cercare la verità sull'accaduto. Gli inquirenti non hanno ancora chiuso le indagini. Le ipotesi al vaglio sono tante. L'incidente potrebbe essere stato provocato da un pirata della strada, oppure da qualcuno che, seppur involontariamente, potrebbe aver in qualche modo causato la caduta. «Le indagini proseguono - scrive in un lungo post Gennaro, dipendente di un istituto bancario di Marano ma da tempo residente nel comune di Mugnano - ma ora basta omertà.
Il papà del 17enne aggiunge: «La polizia municipale, che indaga sul caso, purtroppo non è in possesso di immagini che possano fare chiarezza. Le inquadrature riprendono alcune auto all'uscita di viale dei Ciliegi, ma tutto il resto è avvolto dal mistero. Andrea indossava il casco ed era un ragazzo tranquillo, solare e ben voluto da tutti. Noi abbiamo fiducia nella giustizia, ma ora è necessario che qualcuno collabori. Sui social circolano ricostruzioni e ipotesi, persone che dicono di sapere qualcosa, ma nessuno, almeno finora, si è presentato alle forze dell'ordine per raccontare ciò che ha visto o che ha ascoltato da altri».
Andrea Mellone è sepolto nel cimitero di via Vallesana, a Marano. Ai suoi funerali, che si sono svolti una decina di giorni fa nella chiesa della Santissima Immacolata, presero parte centinaia di persone. Tra i tanti, anche gli studenti e gli amici del liceo scientifico Emilio Segrè, che nei giorni scorsi hanno affisso una gigantografia del giovane all'esterno della scuola. «Per sempre nei nostri cuori» è scritto sullo striscione. «A nostro avviso - dicono gli amici di Andrea - l'incidente è stato provocato da pirata della strada o da qualcuno che gli ha tagliato la strada o che lo ha tamponato. Lui conosceva bene quella strada, la percorreva spesso, è assurdo che sia caduto da solo». I genitori di Andrea erano separati da tempo. Il ragazzo, come faceva di solito, aveva trascorso la serata dal padre e stava tornando al Vomero dalla mamma.
Il Mattino