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I venticinque vescovi della Campania hanno scelto monsignor Antonio Di Donna, capo della Diocesi di Acerra, come nuovo presidente della Conferenza episcopale campana. Succede al cardinale Crescenzio Sepe, che presiedeva l'organismo dei vescovi dal 2006. Prima ancora il ruolo fu occupato dal cardinale Michele Giordano, anche lui arcivescovo di Napoli. Stavolta, invece, alla guida dell'episcopato campano, prima ancora dell'insediamento alla diocesi di Napoli di monsignor Domenico Battaglia, confermato per il prossimo 2 febbraio, non c'è il vescovo di Napoli ma una guida spirituale di periferia, della provincia agricola, dell'entroterra prima fertile poi contaminato, di quella Terra dei fuochi e dei veleni che Di Donna è riuscito a rappresentare nella Chiesa fino a convincere papa Francesco a venire ad Acerra per l'anniversario dell'enciclica Laudato si. Una visita fissata per la fine di maggio dello scorso anno, poi rinviata a causa della pandemia, ma già programmata per quando riprenderà il calendario di visite pastorali di Bergoglio. «Sostenere la fede di quella popolazione e l'impegno di quanti si adoperano per contrastare il dramma dell'inquinamento della cosiddetta Terra dei Fuochi. La mia visita è stata rimandata ma ci andrò di sicuro», così parlò Francesco, nel maggio dell'anno scorso, durante la recita del Regina Coeli. «Ancora una volta diciamo grazie a Papa Francesco per la sua speciale attenzione alle nostre terre, alle diocesi più colpite dall'inquinamento e alle sofferenze della gente. Lo aspettiamo ancora e speriamo di vederlo presto», replicò subito Antonio Di Donna, a testimonianza di un dialogo continuo con il Pontefice.
Sessantanove anni, nativo di Ercolano (il suo stemma episcopale rimanda proprio alla sua città natale), sacerdote dal 1976, per molti anni parroco a Portici, Di Donna nel 2007 diventa vescovo ausiliare della diocesi di Napoli.
L'elezione di Di Donna al vertice dei vescovi campani arriva pochi giorni prima il cambio della guardia a largo Donnaregina, sede dell'arcidiocesi metropolitana di Napoli. La cerimonia dell'insediamento del nuovo arcivescovo metropolita, monsignor Domenico Battaglia, infatti, è confermata per martedì 2 febbraio. Alle 17, nel rigoroso rispetto del protocollo sanitario antiCovid, si terrà una celebrazione eucaristica nel Duomo, la prima nella cattedrale napoletana per don Mimmo Battaglia, 58 anni, di Catanzaro, prete di strada fino al 2016, poi nominato da Bergoglio prima vescovo di Cerreto Sannita-Telese- Sant'Agata de' Goti e poi di Napoli. Limitatissimi gli accessi, sia per i fedeli sanniti che vorranno venire a Napoli sia per i giornalisti. Scongiurata l'ipotesi di un rinvio della celebrazione, per attendere la guarigione del cardinale Sepe, che avrebbe dovuto presiedere ad una sorta di passaggio di consegne.
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