È disperata, chiede aiuto per telefono ai media perché non sa a chi altro rivolgersi. Patrizia, 58 anni, residente a Soccavo, periferia occidentale di Napoli, soffre...
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Quando stava meglio ed era in grado di muoversi ha svolto le pratiche per ottenere la pensione di invalidità e l'indennità di accompagnamento (che le bastano solo per vivere e pagare l'affitto, non per permettersi una badante), ora una neuropatia l'ha bloccata e le rende anche difficile parlare a lungo.
«Ho provato a chiamare il Comune o la Asl - racconta in lacrime - ma ho ottenuto solo risposte vaghe, e non sono stata in grado di insistere. A casa mia non si è mai visto un assistente sociale». È uno spaccato amaro di solitudine e sofferenza, quello raccontato dalla donna. Il medico di base in più occasioni l'ha fatta ricoverare in ospedale, ma dopo alcuni giorni di cure ed esami è stata dimessa: le sue patologie sono croniche, occorrerebbe il trasferimento in un istituto per lungodegenti ma la pensione non basta a pagare la retta.
E così in una domenica, l'ennesima, di totale abbandono, a Patrizia non resta che alzare il telefono e contattare una redazione giornalistica. «Vi prego di raccontare la mia storia, vi lascio i miei dati qualora dalle istituzioni qualcuno volesse aiutarmi. Ma vi prego di non divulgare il mio cognome: a 58 anni mi resta solo la dignità, ho pudore di mettere in piazza il mio dramma». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino