Ex Asilo Filangieri, cuore di Napoli. Struttura comunale, che avrebbe dovuto ospitare il Forum universale delle culture del 2013 ed è stata occupata quattro anni fa dal...
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All'interno del palazzo, in pochi lo sanno, ci sono scavi archeologici che raccontano (racconterebbero) la storia di Napoli. Ci siamo andati, li abbiamo guardati e abbiamo scoperto che quegli scavi archeologici sono abbandonati, degradati, letteralmente ricoperti di monnezza.
Quel degrado in cui ci siamo imbattuti però, non sembra preoccupare minimamente chi dovrebbe occuparsi della struttura, e nemmeno il proprietario dell'edificio, cioè Palazzo San Giacomo: eppure è sotto gli occhi di tutti, separato solo dal muro che divide l'ex Asilo dal vico San Nicola a Nilo. È una specie di dimensione parallela, si tratta di una vera «area archeologica fantasma» che nessuno sembra conoscere. Neanche la Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei, che abbiamo contattato per saperne di più. Risposta incredibile: «Non sono scavi sotto la nostra gestione. Provate a chiedere al Filangieri». Ma nulla. Anche dall'asilo la risposta è stata vaga: «Sappiamo che ci sono ma nulla di più, non appartengono a noi. Vediamo che sono in queste condizioni ma non sappiamo cosa fare». Insomma, una bella «lavata di mani» generale. Il vero problema, però, è che questa roba dal valore incommensurabile si trova in una proprietà del Comune, cioè di noi tutti.
Non ci sono ipotesi sulla funzione degli ambienti che a stento si riconoscono in mezzo all'immondizia, ma certamente in epoca romana erano nel cuore della città. Proprio in questa zona infatti, a pochi passi da San Gregorio Armeno, sorgeva il tempio di Cerere. L'area, probabilmente, ospitava le piccole botteghe di artigiani che producevano sculture e statuette in terracotta che i fedeli portavano in dono alla dea. Insomma, erano i progenitori dei pastorai che ancora oggi, forse senza nemmeno saperlo, portano avanti, nella stessa strada, una tradizione antica quanto la stessa città di Napoli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino