A Napoli venerdì 8 febbraio 2019 alle 15, nell’Aula B, Piano Terra Padiglione 11 A “Pediatria” dell’Università degli Studi di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il terzo incontro avrà come tema “Lo studio delle reazioni avverse ai farmaci”.
Venerdì 8 febbraio sarà analizzata l’importanza dell’impatto clinico della somministrazione di farmaci in combinazione nella popolazione pediatrica affetta da artrite reumatoide. In particolare, nella prima parte si illustrerà la tipologia delle reazioni possibili, il loro riconoscimento da parte del personale sanitario cui è affidata la presa in carico, il trattamento e le eventuali alternative terapeutiche - afferma la Professoressa Triassi, responsabile del progetto e a capo del Comitato Scientifico -. Nella seconda parte verrà presentato un esempio di database già avviato per scopi di ricerca clinica, saranno valutate proposte per il suo arricchimento e per migliorare la qualità del dato, così poi da implementare la piattaforma condivisa. Il terzo e ultimo momento della giornata di corso sarà dedicato alla parte pratica sulla preparazione del farmaco e l'uso dei filtri.
Interverranno sul tema la Prof.ssa M. Alessio, Responsabile Centro Prescrittore Artrite Remautoide Infantile Federico II, la Dott.ssa A. Olivieri, Responsabile Centro Prescrittore Artrite Remautoide Infantile Luigi Vanvitelli, la Dott.ssa Cefariello, Infermiera Pediatrica dell’AOU Federico II di Napoli UOS di Reumatologia Pediatrica, il Dott. G. Spiezia, Infermiere Reparto UOC Chirurgia Generale, ASL NA1 Centro P.O. Santa Maria di Loreto Nuovo.
L’artrite reumatoide è una malattia infiammatoria che colpisce le piccole e grandi articolazioni provocando dolore e tumefazione articolare, con rigidità articolare e limitazione funzionale. In Campania circa 30.000 pazienti sono affetti da questa patologia che, se non trattata adeguatamente, produce un sensibile deterioramento articolare che nel tempo determina disabilità. Più la diagnosi è precoce e la terapia adeguata, più si previene la determinazione di danni permanenti ed invalidanti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino