«Elementi indiziari insufficienti a fondare un giudizio di responsabilità al di là di ogni ragionevole dubbio»: il gip del Tribunale dei Minorenni di...
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La Procura dei Minori di Napoli contesta al ragazzo, legato da vincoli di parentela a un esponente della criminalità locale, i reati di tentata rapina, tentato omicidio e porto ingiustificato di coltelli. «Dal complesso degli elementi acquisiti», è invece «prospettabile», secondo il giudice, «una ricostruzione alternativa della condotta» del ragazzo, difeso dall'avvocato Carla Maruzzelli, il quale sostenne che, quando Arturo veniva aggredito e accoltellato si trovava invece su un campo di calcio per una partita. Lo scorso novembre il Tribunale dei Minorenni di Napoli ha condannato a nove anni di reclusione tre giovani ritenuti facenti parte della baby gang che accoltellò Arturo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino