Assalto al monte Faito: domenica ​con pic-nic in barba a ogni regola

Assalto al monte Faito: domenica con pic-nic in barba a ogni regola
Arrivano in auto a Pian del Pero. Parcheggiano. Si dirigono verso l'ex galoppatoio. Cominciano a scaricare l'attrezzatura per il pic-nic. Dal borsone più grande...

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Arrivano in auto a Pian del Pero. Parcheggiano. Si dirigono verso l'ex galoppatoio. Cominciano a scaricare l'attrezzatura per il pic-nic. Dal borsone più grande tirano fuori carbone, legna, fogli di giornale per la brace. Da quello piccolo i giochi. I bambini prendono subito le corde per saltare, i palloni e corrono veloci con dei grandi sorrisi stampati sul viso. Gli adulti si avvicinano ai tavoloni e alle panche presenti nell'ampia area e allestiscono il pranzo. Dopo qualche minuto arriva un'altra famiglia, che si unisce. La tavola si riempie sempre di più. Le panche si affollano. Le mascherine sembrano non esistere. Le bottiglie di vino aiutano a vivere con maggiore allegria un momento già colmo di spensieratezza e voglia di relax.

È la descrizione di una scena che sarebbe normale in una domenica normale. Dallo scoppio della pandemia da Covid-19, però, nulla è più come prima, soprattutto se si è in «zona arancione». E le persone che ieri hanno affollato il Monte Faito di certo conoscevano le regole anti-contagio ma probabilmente hanno voluto dimenticarle per un giorno. La voglia di stare insieme senza costrizioni ha prevalso. La zona dell'ex galoppatoio si è riempita presto di tante persone desiderose di vivere qualche ora nella natura: i nuclei non appartenenti alla stessa famiglia ovviamente si sono tenuti distanti. E poi tanti gli appassionati di trekking a passeggio. Folta la comitiva di ragazzi che insieme ai loro cani alle 12 da Pian del Pero si sono diretti verso Casa del Monaco. «Per fortuna ci è andata bene: nessuno ci ha fermati» afferma a gran voce una 30enne, mentre gli altri hanno commentato l'assenza di controlli nel tratto tra Castellammare e Vico Equense.

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La montagna, ieri, è dunque stata presa d'assalto; complice la splendida giornata di sole. Un dato che se da un lato rende felici e orgogliosi gli amministratori e i commercianti del luogo, dall'altro preoccupa per il mancato rispetto delle normative anti-Covid. Infatti, molti dei gruppi che hanno passeggiato lungo i sentieri del gigante verde della penisola sorrentina non erano certo di Vico Equense. E se si considera che l'unica strada che attualmente porta a Faito parte proprio da questo Comune, è facile dedurre che le persone hanno agito in barba alle leggi.

Diverse le zone prese di mira. Gli amanti del trekking si sono diretti verso la Cresta e il Molare. Chi, invece, preferisce percorsi soft si è fermato al belvedere: alle 16 la piazzetta era piena di auto. Impeccabile l'organizzazione dei bar, i cui titolari sono stati attentissimi nel far rispettare le regole: all'interno soltanto il numero massimo di persone consentito. All'esterno, una persona a vigilare al fine di evitare assembramenti. Però, impossibile effettuare controlli sui gruppi di ragazzi per strada e in piazza. O almeno non da parte degli operatori del Faito. Nessuna pattuglia dei vigili sulla montagna, né delle forze dell'ordine. Le volanti dei carabinieri sono state, invece, impegnate in un servizio coordinato di controllo su tutto il territorio della penisola, come ogni weekend. Da mesi i militari stanno intensificando la sorveglianza nei fine settimana, nei punti strategici, sia nell'ambito di operazioni anti-droga, sia per il rispetto delle norme anti-contagio. Con l'arrivo della primavera il desiderio di uscire e vivere un po' di normalità di certo aumenterà ma, come ricordano i sindaci della penisola, il periodo è ancora critico e «non bisogna abbassare la guardia».
 

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Il Mattino