Le indagini sono scattate solo pochi giorni fa, dopo che durante un normale controllo stradale ad un posto di blocco i carabinieri hanno fermato il conducente di un autocarro a...
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Ora i militari della compagnia Vomero diretta dal capitano Giovanni Ruggiu lavorano su una pista precisa: perché anche grazie alle dichiarazioni del 58enne residente a Casalnuovo ma dipendente di un'azienda di trasporti del quartiere collinare è emerso che quell'assicurazione falsa sarebbe uscita da una regolare agenzia che si trova proprio al Vomero. Tutto è iniziato lunedì scorso, quando l'autotrasportatore è stato fermato per un normale controllo stradale: l'uomo - incensurato - si è così beccato una denuncia in stato di libertà per i reati di truffa, falsità materiale e contraffazione. Ma dalle sue dichiarazioni è emersa la traccia importante che viene seguita ora dagli investigatori.
Sono così scattati, e proseguiranno anche nei prossimi giorni, controlli a tappeto presso tutte le agenzie assicurative cosiddette “No logo”, quelle per intenderci gestite da soggetti che svolgono prestazioni di brokeraggio assicurative, perché è da una di queste che sarebbe spuntato il falso documento. Polizze false che promettono peraltro l'eldorado di premi assicurativi sostanziosi e che - proprio per il fatto di essere contraffatte - modificano i dati personali del cliente in alcune voci, a cominciare dalla residenza anagrafica e dalla classe di merito. Trucchetti semplici ma vantaggiosissimi e in grado di garantire begli incassi. Storia nota, come emerge anche da almeno un altro paio di indagini condotte dal Radiomobile dei carabinieri del comando provinciale di Napoli, ma che mai - almeno fino a oggi - aveva fino a oggi portato a sospettare che una delle centrali operative della truffa si trovasse tra il Vomero e l'Arenella. Se questo è vero, allora il giro complessivo di affari risulterebbe addirittura vertiginoso. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino