Napoli, rinasce l'oasi degli Astroni dopo l'incendio dello scorso anno

Napoli, rinasce l'oasi degli Astroni dopo l'incendio dello scorso anno
È rinata l'oasi Wwf degli Astroni dopo l'incendio che a luglio dello scorso anno ne distrusse più di un terzo dell'intera area. Il polmone verde che...

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È rinata l'oasi Wwf degli Astroni dopo l'incendio che a luglio dello scorso anno ne distrusse più di un terzo dell'intera area. Il polmone verde che confina con i Campi Flegrei e la città di Napoli ha ritrovato tutti i suoi splendidi colori. Un prato totalmente nuovo e rigoglioso. Tutto questo grazie all'opera di oltre una sessantina di volontari che più di un mese e mezzo fa hanno piantato i semi in tutta l'area oggetto dell'incendio. Ora si sente il profumo delle varie piante in quello che è il giardino segreto nel cuore di Napoli. Il grande cratere vulcanico, generatosi da una serie di sette eruzioni vulcaniche avvenute tra 4.100 e 3.800 anni fa.

 
L’ultima testimonianza dell’antico manto forestale che avvolge la provincia di Napoli e il bosco secolare che ne ricopre il fondo rappresenta oggi un importante polmone verde, come detto, alle porte della città, dove nidificano ben cinque specie di rapaci. Nel cratere la distribuzione altitudinale della vegetazione si presenta invertita rispetto a quanto avviene normalmente: risalendo dal fondo verso la sommità del cratere l’umidità diminuisce sensibilmente, dando origine a condizioni di aridità che consentono lo sviluppo della macchia mediterranea dominata da leccio, mirto, lentisco, fillirea, ginestra e alaterno. 
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Il Mattino