Attentato nel Parco archeologico di Ercolano: due morti e 18 feriti ma è solo un'esercitazione

Attentato nel Parco archeologico di Ercolano: due morti e 18 feriti ma è solo un'esercitazione
Il fumo si eleva alto dopo l'esplosione di due ordigni ad opera di terroristi, rimasti sconosciuti. Sul selciato morti e feriti, per la gran parte in codice rosso, mentre la...

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Il fumo si eleva alto dopo l'esplosione di due ordigni ad opera di terroristi, rimasti sconosciuti. Sul selciato morti e feriti, per la gran parte in codice rosso, mentre la macchina dei soccorsi composta da personale medico, Croce Rossa, vigili del fuoco, Protezione Civile cerca di farsi largo nelle strade dell'antica città tra lo stupore dei turisti. No, non è uno scenario di guerra, ma la simulazione di un attacco terroristico all'interno del Parco archeologico di Ercolano organizzato dalla Croce Rossa Italiana nell'ambito dell'esercitazione nazionale denominata EmerCampania 2019 che prevede circa 34 scenari esercitati di situazione di emergenza e grandi emergenze.


Nel sito di Ercolano, patrimonio Unesco, tutto ha avuto inizio alle 10.17 quando - secondo la simulazione - due terroristi, poi fuggiti via, hanno appiccato il fuoco a bombe (in realtà fumogeni) provocando vittime sulla Terrazza di Marco Nonio Balbo, nei Fornici, nella Casa dell'Albergo e sul viale Maiuri. Tra le antiche rovine si conteranno diciotto feriti, due morti.

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Immediati i soccorsi con personale della Croce Rossa impegnato a bloccare la fuoriuscita di sangue ai feriti e a provvedere al trasporto nel posto medico avanzato allestito vicino alla biglietteria. Nulla da fare per due vittime decedute sul colpo. Numerosi turisti in visita al sito hanno assistito alle fasi della simulazione in gran parte divertiti perché preparati dalle guide e dalla campagna informativa del comitato locale della Croce Rossa di Ercolano. Alle 12.45 è terminata l'attività di simulazione.


«L'esercitazione ha visto in campo circa 60 volontari della Cri territoriale, supportati da altre 50 unità della Cri regionale e nazionale, 10 uomini della Protezione Civile, due squadre dei vigili del fuoco, agenti della polizia municipale e Associazione nazionale carabinieri di Ercolano», ha detto Nancy Scognamiglio, coordinatrice dei soccorsi Cri Ercolano. «Provare una evacuazione in un centro archeologico può essere anche un modello per tutti i siti che abbiamo in Italia e farlo tra un pubblico che partecipa, credo, sia un buon risultato», ha aggiunto Alessandro Brunialti delegato nazionale di protezione civile della Cri. All'evento anche il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto: «Ercolano è un attrattore turistico e culturale riconosciuto in tutto il mondo e io sono orgoglioso che la Cri locale abbia organizzato all'interno del sito archeologico questa iniziativa». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino