Autonomia, De Luca a Roma dalla Stefani: «Noi possiamo partire anche subito»

Autonomia, De Luca a Roma dalla Stefani: «Noi possiamo partire anche subito»
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso di una conferenza stampa, ha sostenuto che il processo di autonomia differenziata si può attuare da...

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Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso di una conferenza stampa, ha sostenuto che il processo di autonomia differenziata si può attuare da subito. Prima è necessario fare una ricognizione dei bilanci e degli standard dei servizi che ha posto come pregiudiziali al ministro Stefani. De Luca ha chiesto anche un coinvolgimento «reale» del Parlamento e ha sostenuto che su alcuni specifici temi, che «non comportano modifiche costituzionali» si può partire da subito.




«Ci sono delle decisioni che possono essere prese subito in termini di sburocratizzazione - ha spiegato De Luca - senza toccare l'equilibrio costituzionale ed istituzionale. In particolare i poteri ambientali possono essere decentrati a livello regionale. Tra poco dovremo portare l'analisi del colesterolo e del sangue - ha aggiunto ironicamente - per fare l'escavo della sabbia in un porto: sono cose demenziali». L'altro aspetto che potrebbe partire subito a suo giudizio è «la flessibilità nella gestione dei bilanci sanitari regionali: fissata la soglia finanziaria da parte dello stato - ha spiegato il presidente della Campania - la gestione di quelle risorse può essere demandata alle Regioni che possono decidere se hanno bisogno di personale o di nuove strutture ospedaliere». Per il governatore della Campania l'altra possibile attuazione immediata dell' autonomia è «la riduzione dei pareri delegati alle sovraintendenze: un conto la tutela dei beni nazionali, un altro conto è tutto il sistema dei vincoli che riguardano il territorio che potrebbe essere delegato alle regioni». Infine De Luca ritiene immediatamente attuabile «l'accorpamento di alcuni livelli istituzionali» come i Provveditorati alle opere pubbliche che «sono statali - ha osservato - ma privi di personale, e gli uffici del Genio civile che sono regionali: si può avere un'unica struttura tecnica di grande qualità incardinandole nelle regioni». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino