Autonomia differenziata, Manfredi e De Luca sulle barricate: «La bozza Calderoli è inaccettabile»

Il sindaco di Napoli all'attacco: esiste un problema sull'equilibrio degli enti locali

Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi
«Penso che sia un disegno di legge che non va nella direzione dell'interesse nazionale, c'è troppa frammentazione delle competenze in un momento in cui...

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«Penso che sia un disegno di legge che non va nella direzione dell'interesse nazionale, c'è troppa frammentazione delle competenze in un momento in cui dobbiamo invece competere su scenari globali sempre più complicati, ci sono troppi divari».

Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in merito al disegno di legge sull'autonomia che va oggi in Consiglio dei ministri. 

Manfredi ha portato l'esempio dell'energia: «Adesso stiamo discutendo su approvvigionamenti globali - ha ricordato - con un impegno del presidente Meloni sull'Africa, immaginiamo se queste cose le possano fare le regioni. Ed un altro tema è l'istruzione».

Il primo cittadino partenopeo ha pertanto affermato: «Credo che questo disegno di legge non faccia bene all'Italia, ma sono molto fiducioso che il buon senso di chi ha a cuore l'interesse nazionale non possa accettare un progetto che non serve a nessuno».

Nel concludere, Manfredi ha evidenziato che «esiste poi anche un problema complessivo sull'equilibrio degli enti locali. Parlare di riforma degli enti locali e non parlare delle città e dei Comuni mi sembra antistorico e contro l'interesse dei cittadini. L'approccio deve essere completamente diverso»

«L'ipotesi di autonomia proposta è inaccettabile, è una proposta propagandistica che spacca l'Italia». Lo afferma il governatore della Campania Vincenzo De Luca commentando il provvedimento sull'autonomia regionale differenziata portata dal ministro Calderoli in Consiglio dei ministri. «Vedremo quali decisioni - spiega De Luca - assumerà il Consiglio dei Ministri. I segnali che arrivano non sono rassicuranti. Valuteremo nel merito. Non consentiremo lo smantellamento della sanità pubblica e della scuola pubblica statale. Non consentiremo, in nessuna forma, la spaccatura dell'Italia». 

«Non si si sfugge alla sensazione che questo rilancio dell'autonomia differenziata in modo così affrettato e ideologizzato risponda a esigenze politiche di partito, e a scadenze elettorali a breve. La bozza di riforma circolata in queste ore è tale da rafforzare tutte le preoccupazioni già avanzate, rispetto a una riforma istituzionale tanto inefficace quanto foriera di pericoli gravi per l'unità del Paese - continua De Luca - È un vero peccato. L'esigenza di modernizzare l'Italia e il suo sistema economico, amministrativo e istituzionale è una necessità urgente. Per questo, sarebbe necessaria la massima unità e condivisione come precondizione per produrre risultati concreti, senza spaccare l'Italia».

Il governatore della Campania evidenzia che «nel merito, le ragioni che rendono inaccettabile l'ipotesi di autonomia che è stata messa in campo sono: chi definisce i Lep? Occorre un organismo tecnico non politico; è insostenibile una riforma a costo zero. Come si recuperano i divari regionali nella spesa pubblica? È inaccettabile l'ipotesi di residuo fiscale trattenuto dalla regioni a maggiore capacità fiscale; sono inaccettabili contratti integrativi regionali per la Sanità. Questo renderebbe impossibili servizi uniformi per i cittadini, e spaccherebbe il sistema sanitario nazionale; inaccettabile il ridimensionamento scolastico a danno essenzialmente del Sud»

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Il Mattino