Fioriere rotte e danni al marciapiede in pieno centro. L’ultimo, in ordine di tempo, atto di vandalismo a Lacco Ameno, risale alla scorsa notte ed ha richiamato...
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«In queste condizioni è veramente difficile lavorare», lamenta il dipendente di una delle attività sul lungomare. Implacabile il timing degli scostumati di professione. Dopo le 23, gruppi familiari anche numerosi si riversano lungo corso Angelo Rizzoli, si siedono ai tavolini, ordinano qualche caffè o una bibita da dividere in due o in tre e stazionano per ore mentre i figli (tutti ultraminorenni e fra questi anche bambini al di sotto dei dieci anni) scatenano l’inferno in strada e sulla spiaggetta. Il malvezzo di alcuni in ogni caso non è affatto storia recente. In passato disturbatori e teppisti si sono spinti fin sotto yacht e panfili ormeggiati al vicino molo, ed è stato spesso richiesto l’intervento delle forze dell’ordine per porre fine alla caciara notturna ed ai litigi con i sorveglianti dell’ormeggio turistico.
«Mi piange il cuore leggere di queste cose, se solo ricordo qualche decennio prima come erano belle e divertenti le serate a Lacco Ameno», commenta Gino Rivieccio che nel comune del Fungo ha casa di proprietà, anche se in una zona distante dal centro urbano. E rammarico si coglie anche nelle parole di un lacchese doc, che oramai non vive più sull’isola da 30 anni. Lui è Salvatore Calise, il noto speaker radiofonico e attuale direttore di una emittente televisiva campana. I suoi genitori gestivano il famoso ristorante “Marietta” proprio sul piccolo lido di Lacco Ameno. «Turisti e villeggianti facevano le loro vacanze a Lacco Ameno, godendo di un clima di tranquillità ma anche di allegria. Quella vera. Fatta di musica, di balli e di serate fra amici. E la villeggiatura a quei tempi era piacevole anche per i giovanissimi che evidentemente – è la conclusione – sapevano come divertirsi certamente senza lanciarsi in devastazioni e atti di bullismo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino