Napoli, vandali all'assalto in metro: «Proviamo piacere a distruggere»

L'ultimo raid, ieri notte. A bordo di un treno regionale. Una sassaiola. Vetri rotti anche nella metropolitana di Napoli,: stazioni distrutte più volte e pendolari...

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L'ultimo raid, ieri notte. A bordo di un treno regionale. Una sassaiola. Vetri rotti anche nella metropolitana di Napoli,: stazioni distrutte più volte e pendolari costretti ad abbandonare i vagoni per sfuggire alle aggressioni. Sono 46 i raid e ben 22 le aggressioni registrate nel 2016. La violenza ormai «correi sui binari» e ha il volto dei ragazzini delle baby gang attive in città.


«Non riusciamo più a lavorare in sicurezza» dice Raffaele Cofano, macchinista dell’Anm. «Soprattutto, nei fine settimana, questi ragazzini si scagliano contro i nostri mezzi e le nostre vetture. I danni sono sempre più ingenti e sia noi che gli utenti delle linee ferroviarie siamo continuamente esposti a numerosi pericoli. Sono dei veri branchi, compatti e brutali». Raid che sono sempre più rapidi e feroci. Opera del branco. «Nella violenza proviamo piacere», racconta un ragazzo. «Scendere in strada e prendersela con il più debole è come un gioco a cui tutti vogliono partecipare. Io non ho mai fatto parte di una gang ma le conoscono. A volte capita anche che gli stessi membri del gruppo litighino tra loro. Quando la gang ha deciso tutti devono partecipare e fare la loro parte. Dalle stazioni alle piazze, di volta in volta si sceglie una zona in cui commettere le violenze. Il divertimento sta proprio nell'andare oltre i limiti, senza paura ed usando qualsiasi mezzo a disposizione».
 

Raid che sono sempre più rapidi e feroci. Opera del branco. «Nella violenza proviamo piacere», racconta un ragazzo. «Scendere in strada e prendersela con il più debole è come un gioco a cui tutti vogliono partecipare. Io non ho mai fatto parte di una gang ma le conoscono. A volte capita anche che gli stessi membri del gruppo litighino tra loro. Quando la gang ha deciso tutti devono partecipare e fare la loro parte. Dalle stazioni alle piazze, di volta in volta si sceglie una zona in cui commettere le violenze. Il divertimento sta proprio nell'andare oltre i limiti, senza paura ed usando qualsiasi mezzo a disposizione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino