Bacoli, a 80 anni spara alla moglie e si barrica in casa: ecco chi è l'ex pizzaiolo arrestato dopo l'irruzione dei carabinieri

Bacoli, a 80 anni spara alla moglie e si barrica in casa: ecco chi è l'ex pizzaiolo arrestato dopo l'irruzione dei carabinieri
Due spari, alle prime ore del mattino. Poi le urla di un'anziana ferita al fianco destro dai proiettili. A sparargli il marito, Michele Costigliola, 80 anni, di Bacoli, una...

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Due spari, alle prime ore del mattino. Poi le urla di un'anziana ferita al fianco destro dai proiettili. A sparargli il marito, Michele Costigliola, 80 anni, di Bacoli, una vita trascorsa come camionista prima di avviare una pizzeria al Villaggio Coppola. Il folle gesto al culmine di un'accesa lite con la moglie, Rosaria Emanato, 77 anni, e il figlio Roberto.

Tra padre e figlio negli ultimi tempi pare che non corresse buon sangue, alla base ci sarebbero dissidi di natura economica che avrebbero inasprito gli animi tra le quattro mura della casa di via Terme Romane, tra le frazioni di Baia e Fusaro, dove l'ottantenne è rimasto barricato per l'intera giornata con una pistola di piccolo calibro e con 13 colpi sempre a portata di mano. Solo alle 22,40 le forze dell'ordine hanno fatto irruzione nell'abitazione e arrestato l'anziano, che ancora aveva con sè la stessa arma con la quale ha ferito la moglie Rosaria, giunta alle sette di ieri mattina al pronto soccorso dell'ospedale «Santa Maria delle Grazie» accompagnata proprio da Roberto, uno dei suoi tre figli. Era stata colpita da due proiettili che le hanno provocato due fori paralleli all'addome laterale destro posteriore. In stato di choc ma in buone condizioni di salute, la donna non è mai stata in pericolo di vita e dopo le prime cure nel pomeriggio è stata trasferita nel reparto di Urologia.

«Portatemi mio figlio, lo devo uccidere» è stata questa la richiesta avanzata per l'intera giornata da Michele Costigliola, che ha fatto saltare ogni tentativo di mediazione avviato dai carabinieri. Tra padre e figlio ci sarebbe stato un furibondo litigio nella serata di domenica a cui avrebbe preso parte anche la madre. Poi la notte e l'epilogo violento alle prime ore dell'alba.

L'anziano ha più volte minacciato il suicidio, motivo per cui si è desistiti dall'irruzione con forza nella casa al primo piano dello stabile di proprietà dell'uomo. Fino al blitz, scattato alle 22.40, quando i reparti speciali dei carabinieri hanno sfondato la porta d'ingresso e hanno bloccato l'anziano che era seduto nel salone, stremato.

Una lunga giornata di tensioni, iniziata alle prime ore dell'alba quando, dopo la corsa in ospedale della moglie, Costigliola è più volte uscito fuori al balcone brandendo la pistola. Minacce al figlio e imprecazioni urlate con molta difficoltà, complice lo stato di salute dell'uomo debilitato da due ictus che gli hanno provocato problemi di deambulazione e di linguaggio. Immediatamente sono scattate le misure di sicurezza: l'abitazione è stata circondata dai carabinieri mentre due anelli di sicurezza hanno reso l'intera l'area off-limits, area che nel frattempo veniva sorvolata dai droni dei vigili del fuoco impegnati nella mappatura dell'edificio e nella raccolta di informazioni attraverso immagini e video. Sul posto i militari del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, della compagnia di Pozzuoli e dei vari reparti territoriali. 

Per ore un mediatore dei carabinieri ha tentato, a più riprese, una mediazione con l'ottantenne che però non ha sortito alcun effetto. In più occasioni i carabinieri dell'Api (Aliquota Pronto Intervento) hanno provato l'irruzione, ma senza successo. Le operazioni si sono svolte per garantire l'incolumità e per evitare insani gesti da parte dell'anziano che nel frattempo aveva chiuso le grate delle finestre. Sul posto anche la figlia Liana con il marito e il fratello che hanno tentato, invano, di far desistere l'uomo.

Dopo il blitz Michele Costigliola è stato trasferito in ambulanza presso l'ospedale di Pozzuoli. Per tutta la giornata un'intera città è rimasta col fiato sospeso e amici e conoscenti dell'uomo fino alla tarda sera di ieri sono stati davanti all'abitazione in religioso silenzio. Tra loro c'era anche Michele Bruno, l'amico di una vita: «L'ho visto sabato, stava alla Casina a giocare a carte. Stava un po' male per i due ictus e ultimamente era caduto all'interno del cimitero e si era fatto male. Ma non ha mai dato segni di squilibrio. Lo conosco da 50 anni, ha sempre fatto il camionista insieme ai suoi due fratelli. Ricordo che consegnava i Tv sorrisi e canzoni e quando andava a Milano spesso mi portava con lui. Poi aprì una pizzeria a Villaggio Coppola e da qualche tempo ha dato in affitto il locale di sua proprietà. Quello che ha fatto nessuno se lo aspettava». 

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Il Mattino