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Per anni è stato un sito archeologico, compromesso da abbandono e degrado.
Stiamo parlando di un complesso funerario d'epoca romana noto come colombario del Fusaro, in Via Virgilio a Bacoli.
Il sito archeologico, ricadente all’interno di un’area pubblica di proprietà del Comune, è stato recuperato e reso fruibile alla collettività.
Entusiasta, il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione, che sulla propria pagina Facebook, scrive: «Ce l’abbiamo fatta! Riapre il Colombario del Fusaro.
Il sepolcreto del Fusaro, è un'ampia area funeraria costituita da diversi ambienti al livello della strada e da un edificio ipogeo del tipo a colombario. Al suo interno ritroviamo tre ambienti: una rampa di scale che conduce all'interno dell'ipogeo, una camera funeraria minore a pianta rettangolare con nicchie per la deposizione delle urne sulle pareti e la camera funeraria principale, a pianta circolare. Un' ampia aula capace di contenere otto coppie sovrapposte di nicchie, per un totale di ben 56 deposizioni funerarie.
Il sito, fu esplorato per la prima volta nel 1841 da Carlo Bonucci, architetto del Regno delle due Sicilie, che ritrovò diverse epigrafi funerarie, tra queste un'iscrizione che ha consentito di attribuire la proprietà della tomba alla gens Grania, ricca famiglia puteolana.
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