Bacoli, riapre il colombario del Fusaro: sarà inserito nei nuovi percorsi di visita

L'ex simbolo del degrado

Bacoli, riapre il colombario del Fusaro: sarà inserito nei nuovi percorsi di visita
Per anni è stato un sito archeologico, compromesso da abbandono e degrado. Stiamo parlando di un complesso...

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Per anni è stato un sito archeologico, compromesso da abbandono e degrado.

Stiamo parlando di un complesso funerario d'epoca romana noto come colombario del Fusaro, in Via Virgilio a Bacoli.

Il sito archeologico, ricadente all’interno di un’area pubblica di proprietà del Comune, è stato recuperato e reso fruibile alla collettività.

Entusiasta, il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione, che sulla propria pagina Facebook, scrive: «Ce l’abbiamo fatta! Riapre il Colombario del Fusaro. Riconsegniamo alla città un sito archeologico d‘epoca romana di enorme fascino. E lo facciamo insieme a tanti nostri giovani. Perché è da loro che parte una rinnovata coscienza storica delle meraviglie di Bacoli, dei Campi Flegrei. Siamo riusciti a completare una prima importante parte dei lavori di pulizia e recupero, che ci hanno permesso di fare nuove importanti scoperte circa la maraviglia dei luoghi. Nuove iscrizioni, nuovi spazi. Era uno spazio compromesso da abbandono e degrado. Adesso torna a brillare. Sarà visitabile lungo il percorso culturale che dalle Terme di Baia porta alla Casina Vanvitellina. E da lì, tra poche settimane, alle Grotte dell’Acqua. Dal porto di Baia al lago Fusaro. Uno spettacolo. Questa mattina, come tappa importante dei festeggiamenti per il compleanno del Comune di Bacoli, a 104 anni dall’autonomia amministrativa, siamo stati alla necropoli romana. Ad illustrare il sito, per la Soprintendenza, la funzionaria archeologica Simona Formola , che ha accompagnato i ragazzi della scuola Plinio il Vecchio, prima nella parte alta del monumento e poi giù, tra i resti delle urne antiche. Il complesso funerario, in via Virgilio, risale al I sec a.C. Era piombato in un degrado sconcertato. Adesso abbiamo iniziato un percorso di valorizzazione. Nuovo muro e cancello esterno, prato curato, resti archeologici in bella mostra, interni non più allagati. Non ci fermeremo. Ringrazio il vicesindaco Marianna Illiano per aver seguito questo cantiere pubblico strategico per il nostro paese. Ringrazio la ditta DMD che ha curato i lavori, e che ha deciso di continuare gratuitamente a curare il prato».

Il sepolcreto del Fusaro, è un'ampia area funeraria costituita da diversi ambienti al livello della strada e da un edificio ipogeo del tipo a colombario. Al suo interno ritroviamo tre ambienti: una rampa di scale che conduce all'interno dell'ipogeo, una camera funeraria minore a pianta rettangolare con nicchie per la deposizione delle urne sulle pareti e la camera funeraria principale, a pianta circolare. Un' ampia aula capace di contenere otto coppie sovrapposte di nicchie, per un totale di ben 56 deposizioni funerarie.

Il sito, fu esplorato per la prima volta nel 1841 da Carlo Bonucci, architetto del Regno delle due Sicilie, che ritrovò diverse epigrafi funerarie, tra queste un'iscrizione che ha consentito di attribuire la proprietà della tomba alla gens Grania, ricca famiglia puteolana.

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Il Mattino