Portici – Dieci denunce per aver varcato la zona off limits del lungomare porticese, dove sono in corso i lavori per il waterfront. La tentazione di un tuffo proibito...
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Una rinuncia che pesa, ma che alla lunga premierà i cittadini con la realizzazione di un’opera che in passato è più volte naufragata. Per compensare la voglia di mare e di sole, c’è pur sempre la spiaggia delle Mortelle, sul versante più a Sud della città della Reggia.
E anche qui, sempre per la sicurezza dei porticesi, l’Ente di Palazzo Campitelli ha escogitato un sistema di prenotazione affinché si possano sventare caos e assembramenti. Il timore è che si verifichino pericolosi assalti alle spiagge libere come sta purtroppo avvenendo dove si è deciso per la totale autogestione.
Non solo paletti e corde a delimitare le postazione dei bagnanti, ma anche le prenotazioni un giorno prima e l’eventuale stop con la capienza massima raggiunta. Come è appunto accaduto nel fine settimana, visto che la alle Mortelle c'è stato l'atteso "pienone", con tutte le postazioni occupate. Insomma, qualche sacrificio che però ripagherà i cittadini che potranno fruire della spiaggia, senza incorrere in fastidiosi affollamenti.
Della necessità di controlli sull’area dei cantieri ha invece parlato il sindaco Enzo Cuomo, dopo aver appreso stamane delle denunce. “Nonostante i grandi sforzi che i sindaci stanno compiendo per disciplinare le modalità di accesso sulle spiagge, cercando di garantire la sicurezza – spiega Cuomo – ai cittadini nell’ambito delle attività ludico ricreative, quali quelle dell’elioterapia e della fruizione delle spiagge, si registra l’assoluta mancanza di controlli da parte della Polfer, in particolare sui binari della stazione di Pietrarsa, attraverso i quali penetrano cittadini all’interno dell’area del cantiere del waterfront correndo gravi rischi per la pubblica e privata incolumità. Non so se stiamo aspettando che succeda una tragedia – conclude il sindaco – per poter iniziare a svolgere le attività di controllo previste dalle varie competenze che lo Stato attribuisce alle forze dell’ordine”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino