Bagnoli, ancora furti e atti vandalici sulle auto: «Vogliamo le telecamere»

Tre auto danneggiate dai ladri a Bagnoli
Anche oggi la conta dei danni è abbastanza pesante: sei auto danneggiate solo in via Boezio, una a via Alessandro D’Alessandro, un’altra in zona La Pietra. E i...

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Anche oggi la conta dei danni è abbastanza pesante: sei auto danneggiate solo in via Boezio, una a via Alessandro D’Alessandro, un’altra in zona La Pietra. E i residenti di Bagnoli non ne possono più, vittime di furti e atti vandalici a danno delle auto in sosta. Episodi che si registrano da oltre un anno quasi quotidianamente, soprattutto di notte. E ancora prima di andare a denunciare alle autorità quanto accaduto, le persone si precipitano a pubblicare sui social network le foto dei danni subiti e lo sfogo della loro rabbia: finestrini rotti, specchietti divelti, ruote sparite, vani dello stereo e della batteria rimasti inesorabilmente vuoti.

 
Anzi, qualcuno alla polizia non si reca nemmeno più, sfiduciato e convinto che sia inutile sporgere denuncia: «Per ben tre volte è stato rotto il deflettore della mia auto – racconta Orazio in una discussione sul gruppo Facebook Bagnoli 80124 –. Dopo due inutili denunce alla polizia, non ho più nemmeno la voglia di denunciare il fatto». Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento di Marialaura, che auspica un’iniziativa fai-da-te: «Ma vogliamo fare delle ronde cittadine visto che lo Stato manca? Possibile subire tanta gratuita violenza?».
 
Quella dell’organizzazione di ronde volontarie per restituire al quartiere un maggior livello di sicurezza è una proposta che torna ciclicamente, ma senza che si sia mai concretizzata. E poi c’è chi, più semplicemente, chiede l’installazione di videocamere di sorveglianza: «Ci vogliono le telecamere e più controlli di notte da parte delle forze dell'ordine – chiede Mariarosaria –. Bisogna mandare le denunce a Roma, perché di solito, quando ci sono le denunce, si muovono. Ma evidentemente, qua non lo vogliono fare». Anche Ciro fa la stessa richiesta: «Considerata la questione sempre più critica, pensare che il Comune installi delle telecamere, come esistono in ogni paese ben governato, è così dispendioso? – si domanda –. Non è possibile lasciare una cittadina al proprio destino».

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Al di là di questi episodi, sono anni che i residenti di Bagnoli esprimono un bisogno di sicurezza che evidentemente è rimasto inascoltato. E quest’indifferenza accresce la sfiducia nelle istituzioni e nella giustizia, considerato che uno degli autori di questi raid «è già stato beccato più di una volta – denuncia Laura –, ma lo fanno uscire il giorno dopo. Quindi che cavolo bisogna fare?». E allora non resta che affidare il proprio sfogo a un post pubblicato su Facebook, sperando che prima o poi qualcuno prenda seri provvedimenti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino