Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, insieme con gli assessori all'Ambiente e all'Urbanistica e con alcuni consiglieri comunali e municipali, aderisce alla...
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L'adesione e il divieto. Con tale adesione ad una manifestazione pacifica, «il Sindaco e gli Assessori intendono sottolineare la necessità di tornare a discutere con le Istituzioni, e insieme con la collettività, del destino di un'area strategica per la città di Napoli, le cui trasformazioni e il cui diritto di determinazione appartengono costituzionalmente agli Organi democraticamente eletti. Prerogativa, questa, drammaticamente elusa dal commissariamento introdotto dall'articolo 33 della Legge cosiddetta Sblocca-Italia». «È con tale spirito, pertanto, che l'Amministrazione Comunale auspica che la manifestazione possa produrre, come chiesto dagli organizzatori, anche un momento di confronto, nel rispetto di istanze che da più parti del mondo politico e culturale vengono sollevate», conclude la nota. Eppure soltanto ieri il Questore di Roma aveva comunicato che, secondo le disposizioni vigenti, non era possibile nei giorni infrasettimanali autorizzare cortei nel centro città, prospettando ai manifestanti soluzioni alternative, che sono state ritenute inadeguate e limitative della libertà di manifestazione da parte dell’Assemblea Popolare di Bagnoli Libera.
La protesta dei maifestanti. «L’Assemblea Popolare di Bagnoli Libera conferma la manifestazione a Roma il 23 settembre, manifestare a Roma per il ritiro del commissariamento di Bagnoli e contro le politiche del governo Renzi è legittimo e necessario» ha detto ieri Eddy Sorge «contro le limitazioni della Questura di Roma per il diritto a manifestare». «Per affrontare i problemi del quartiere - scrive - occorre prima di tutto riprenderci il potere di decidere sui nostri territori e respingere il commissariamento. «In questi mesi e nelle ultime settimane abbiamo ricevuto da più parti e diverse città adesioni e attestati di solidarietà sulla questione commissariamento. Abbiamo annunciato da tempo una manifestazione per le strade della capitale e sotto palazzo Chigi per esporre in un documento da consegnare al governo le motivazioni ufficiali per il ritiro del commissariamento di Bagnoli. La questura di Roma ci ha comunicato che, secondo le disposizioni vigenti, non è possibile nei giorni infrasettimanali autorizzare cortei nel centro città, prospettandoci diverse soluzioni alternative, tutte inadeguate e fortemente limitative della libertà di manifestazione. Ci sembra una dimostrazione di debolezza e paura da parte del governo impedire una manifestazione pacifica di abitanti di Bagnoli e di Napoli, allo stesso tempo un’arroganza inaccettabile. Perciò vogliamo garantire in ogni caso la riuscita della manifestazione e il conseguimento di uno o più obiettivi di quella giornata, tra i quali praticare il corteo nelle strade della capitale, consegnare il documento con la richiesta ufficiale di ritiro del commissariamento senza farci schiacciare dalla gestione dell’ordine pubblico».
De Luca e la mediazione impossibile.
Il Mattino