«Questa sentenza rimette la vicenda Bagnoli sul binario corretto. Ora capiremo chi è interessato a raggiungere un risultato importante per Napoli e per il Paese e chi...
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L'organo di secondo grado della giustizia amministrativa ha ritenuto non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 33 dello Sblocca Italia sollevata dal Comune in riferimento alle procedure per la rigenerazione urbana. De Magistris, nel ringraziare l'Avvocatura del Comune «per i risultati straordinari raggiunti in controversie che hanno anche risvolti istituzionali», ha espresso «grande soddisfazione» per la sentenza da cui - ha affermato - «usciamo vincenti perché il cuore del nostro ricorso era la mancata valorizzazione delle funzioni, del ruolo e delle prerogative del Comune in materia urbanistica e di rigenerazione urbana. La sentenza - ha sottolineato - dice che la cabina di regia e la Conferenza dei servizi non sono sufficienti, che in Conferenza di servizi è grave l'equiparazione del Comune ad altri enti e che Stato e Regione devono raggiungere un'intesa previa adeguata valorizzazione del ruolo del Comune».
In merito alla parte della sentenza che invece rigetta le posizioni dell'amministrazione comunale, in particolare rispetto alla nomina di un commissario per le bonifiche, de Magistris ha spiegato: «La bonifica avremmo preferito che non fosse affidata a un commissario, ma non abbiamo mai contestato che a farla dovesse essere il Governo come avevo indicato nell'ordinanza 'Chi inquina pagà del 3 dicembre 2013». «Alla fine - ha concluso il sindaco - nell'equilibrio delle decisioni del Consiglio di Stato, per noi è un grande successo aver avuto soddisfazione giuridica su Bagnoli». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino