Bagnoli, presidio dei comitati ma la cabina di regia salta

Presidiano il cancello esterno della porta del parco di Bagnoli cittadini e rappresentanti del movimento disoccupati 7 Novembre. Un sit-in di protesta nato con lo scopo di...

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Presidiano il cancello esterno della porta del parco di Bagnoli cittadini e rappresentanti del movimento disoccupati 7 Novembre. Un sit-in di protesta nato con lo scopo di chiedere chiarimenti, rispetto alla cabina di regia - prevista per questa mattina e poi saltata per problemi tecnici - sul sito di interesse nazionale di Bagnoli e Coroglio. 

Un tavolo telematico a cui avrebbero dovuto prendere parte Regione Campania, enti locali come Comune e X municipalitá, ente attuatore ed il ministro per il mezzogiorno Giuseppe Provenzano.   

«Questa mattina - afferma Dario Rapallo del gruppo “Bagnoli libera” - avrebbero dovuto essere chiariti alcuni punti sulla questione bonifiche ed ultimi sequestri. Ma quello che riveste maggiore importanza, secondo noi, dovrebbe essere il riconoscimento dell’osservatorio popolare. Bagnoli è dei cittadini e crediamo sia necessario il nostro apporto al processo di ricostruzione. Quello che è necessario non è fare presto, perché questo ha prodotto le problematiche che ancora oggi stiamo affrontando, ma fare bene. Ora con l’emergenza sanitaria è tutto ancora rallentato rispetto al crono programma. Ma non ci interessa. Vogliamo che ogni passaggio sia ponderato e stabilito con trasparenza verso tutti. Bagnoli deve rinascere».

Una speranza, quella della rinascita sociale, condivisa anche dai disoccupati del movimento 7 Novembre che hanno preso parte all’evento e che - con ogni probabilità - torneranno in strada per la nuova convocazione.
«Chiederemo chiarimenti - dichiara Antonio Pastore - rispetto alla nostra vertenza. Bisogna ribadire che i tanti disoccupati napoletani, possono essere parte attiva nel processo di riqualificazione del quartiere. Ci siamo stancati delle chiacchiere e delle promesse mai mantenute. Vogliamo risposte definitive per i tanti lavoratori della città».

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Il Mattino