Bagnoli, scuola bersaglio: raid di vandali dopo tre furti

Bagnoli, scuola bersaglio: raid di vandali dopo tre furti
È il terzo furto in tre settimane. L'istituto comprensivo «Madonna Assunta» di Bagnoli viene violato dai vandali nuovamente ma stavolta non portano via...

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È il terzo furto in tre settimane. L'istituto comprensivo «Madonna Assunta» di Bagnoli viene violato dai vandali nuovamente ma stavolta non portano via nulla perché «non c'è più niente di valore, hanno rubato già tutto». La dirigente scolastica Rosa Cassese è sconfortata da quello che appare un «accanimento verso una scuola che è una sorta di laboratorio sociale, oltre che didattico e pedagogico. E mi chiedo, quindi, chi abbia interesse a colpirla e perché», e delusa «dalla sordità del Comune di Napoli a ogni nostra richiesta». Non ci sono più computer, proiettori, televisore: tutto rubato nei precedenti furti scoperti il 4 e 17 giugno. E mancano anche i banchetti e le sedie per gli alunni, che si arrangiano affiancandoli. «La nostra scuola ha già una scarsissima dotazione, quando mi sono insediata il primo settembre 2017, ho cominciato senza neanche una scrivania e una sedia su cui sedermi». La preside parla come chi si sente solo, come se la sua scuola fosse in un territorio di guerra e non il fiore all'occhiello per una didattica mirata soprattutto all'inclusione per bambini con deficit e disabilità. E così lancia il suo appello «a tutte le istituzioni e a tutta la città, vista la sordità del Comune a ogni nostra richiesta, affinché colmi il deficit di attrezzature e strumenti e doti la scuola di un impianto di videosorveglianza che possa mettere al sicuro quanto riusciremo a ottenere».

 
A settembre aveva già subito un furto di materiale informatico quantificato in ben 17 mila euro cui vanno sommati quello dei due furti più recenti pari almeno ad altri 15 mila euro in attrezzature informatiche ed elettroniche. Il furto scoperto ieri non ha visto la perdita di oggetti di valore, perché non ci sono più, ma le aule vandalizzate rappresentano comunque «un danno gravissimo per chi deve moltiplicare il poco o il nulla per funzionare, per assicurare ai propri alunni i livelli d'istruzione cui hanno diritto». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino