Baia, pronti i pontili: «Spazio a 900 barche»

Divisa in lotti l'area marina protetta l'estate comincia tra approdi e alaggi

Il molo di Baia
Nel porto di Baia inizia la stagione turistica: i pontili galleggianti...

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Nel porto di Baia inizia la stagione turistica: i pontili galleggianti allestiti nello specchio d'acqua offrono 900 posti barca per dieci concessionari secondo un programma diportistico definito dalla Regione con la Soprintendenza, cui compete la gestione del parco archeologico sommerso. L'intento è di tutelarne gli aspetti naturalistici e storici. L'approdo, suddiviso in lotti nell'area marina protetta - nel tratto adibito alla nautica da diporto - è anche uno snodo di alaggio.

IL SUPPORTO

Fondamentale, intanto, è il contributo della guardia costiera per le varie operazioni. Dotato di impianto antincendio e altri servizi quali l'assistenza radio e meccanica, il soccorso in mare, le tariffe trasparenti, infopoint di carattere turistico con operatori in lingua straniera, dispositivi antinquinamento, impianti di videosorveglianza, convenzioni con aree di sosta e strutture ricettive per ottimizzare l'offerta, figura tra i maggiori approdi della litoranea. Si è puntato dunque a migliorare gli standard di sicurezza per gli operatori portuali e i diportisti che scelgono di ormeggiare la propria imbarcazione al molo flegreo: un porto all'avanguardia, per il quale in dieci hanno ricevuto le concessioni demaniali marittime rilasciate dall'assessorato regionale ai Trasporti. Sono titoli stagionali in vigore per sei mesi, dal primo maggio al 31 ottobre. Ma per i prossimi anni, la gestione delle concessioni demaniali nel porto di Baia dovrebbe passare al Comune che avrà competenza su ormeggi e ex cantieri nautici. Di fatto i titoli concessori dovrebbero essere assegnati con un nuovo avviso pubblico, in base a quanto disposto dal Consiglio di Stato. La costa baiana, con i tesori archeologici sommersi, rientra in un piano delineato dal Comune che ha programmato la realizzazione di compendi alberghieri negli ex cantieri navali e la dislocazione dei posti barca in uno specchio d'acqua più a nord lungo la stessa litoranea. Da riqualificare, in un'ottica di rilancio dell'area, le strutture che ospitavano nel primo Novecento il silurificio e la storica industria navale, puntando a una «una sintesi tra la nautica e la ricezione turistica». Un programma dell'amministrazione municipale in carica, guidata dal sindaco Josi Gerardo Della Ragione. Il progetto ha richiesto confronti con le categorie di settore che «intendono tutelare il comparto nautico pur condividendo la necessità di valorizzare il patrimonio archeologico rilanciando al contempo, il turismo».

GLI STANDARD

L'approdo di Baia intanto, offre elevati standard di qualità e consente l'ormeggio pagando in media per ogni metro lineare circa cento euro al mese (ma ci sono anche ulteriori offerte). Basti pensare che un natante da diporto a Baia conta dai 10 ai 20 metri di lunghezza. C'è la possibilità di ormeggiare in altri porti, lungo la litoranea di Bacoli, tra Capo Miseno e Marina Grande, per circa 500 posti barca. Tra i maggiori si conferma Baia in uno specchio d'acqua di 42mila metri quadrati - situato ai confini del parco archeologico sommerso, nel tratto marino adibito alla nautica da diporto. L'area marina protetta, estesa lungo la litoranea di Bacoli e Pozzuoli, è suddivisa in tre zone definite di riserva integrale (A), generale (B) e parziale (C). Istituito nel 2002 dai ministeri dell'Ambiente e per i Beni e le Attività culturali, il parco sommerso di Baia, come l'area marina protetta di Gaiola, custodisce un esemplare polo archeologico, caratterizzato da peculiari aspetti naturalistici: a seguito dei fenomeni del bradisismo, sui fondali è conservato quanto resta della città imperiale, prestigiosi reperti della pusilla Roma inabissata nel corso dei secoli.

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Il Mattino