Pubblicizzava, assieme alle statue del Ninfeo e al mosaico della villa a Protiro, il fascino delle immersioni sui fondali dell’antica città sommersa di Baia....
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Oggi i resti di questa preziosa testimonianza del passato giacciono orribilmente mutilati sul fondale dell’Area Marina Protetta di Baia. A segnalare il caso, il sub esperto titolare del SuBaia Diving di Baia, Edoardo Ruspantini: «la colonna è stata danneggiata, con grandissima probabilità, per la collisione con una imbarcazione. Già in passato la colonna aveva subito un danneggiamento simile e l'ultimo restauro fu effettuato nel 2015 dall'ISCR (istituto superiore per la conservazione e il restauro). La colonna fu ricostruita attorno ad un tondino di acciaio che ho trovato piegato di circa 30°. La cosa particolare è che la metà spezzata della colonna, durante l'urto si è sfilata intera dal tondino. Un’altra particolarità è che la parte superiore della colonna si trovava alla profondità di 1,50 mt., dunque, l'imbarcazione che l'ha impattata doveva avere un pescaggio notevole.
Occorrono maggiori controlli delle attività nel parco archeologico sommerso – conclude Ruspantini – e soprattutto sviluppare maggiore cura e amore per il proprio patrimonio affinché incidenti simili non accadano più».
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Il Mattino