Torna la gang del cric nel Napoletano, rubate le ruote di un'auto in un parco privato

L'auto depredata
Parafrasando l'antico adagio africano, non è azzardato affermare che ogni mattina un cittadino dell'area vesuviana si sveglia con il pensiero di dover controllare...

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Parafrasando l'antico adagio africano, non è azzardato affermare che ogni mattina un cittadino dell'area vesuviana si sveglia con il pensiero di dover controllare le ruote della propria auto. Già, perché negli ultimi mesi la situazione inerente ai furti di pneumatici nell'hinterland napoletano è letteralmente degenerata. Nella notte un nuovo episodio ha avuto luogo a San Giorgio a Cremano, dove un residente di via Pittore ha trovato stamani il proprio veicolo sollevato su un cric, privo di tutte e quattro le gomme.


Ormai una triste consuetudine in zona: solo nella città di Troisi si tratta del quarto caso comprovato nell'ultimo mese, senza contare gli altri casi registratisi a Portici ed Ercolano. E se in passato la gang aveva colpito soprattutto Smart in area di sosta pubbliche e spesso isolate, ora i malviventi non si sono fatti il minimo scrupolo a introdursi in un parco privato per razziare un'utilitaria. Gli abitanti, preoccupati per l'escalation di reati predatori, vorrebbero già mobilitarsi per l'installazione autonoma delle telecamere nelle zone più a rischio. Polizia e carabinieri stanno intensificando i controlli per prevenire sgradite sorprese mattutine.

Ad attirare i criminali, secondo quanto spiegano le forze dell'ordine, non sarebbe il valore degli pneumatici, bensì quello dei cerchi in lega, decisamente più ricercati nel mercato nero automobilistico. Per entrare in azione, dopo tutto, bastano pochi minuti e una certa confidenza nell'uso nello svitabulloni, e il guadagno da centinaia di euro è servito. Non sono mancate in zona, specie per le auto più datate e quindi meno «appetibili», anche casi di furto del solo kit di sostituzione delle gomme, i cui attrezzi nella maggior parte dei casi vengono lasciati sulla scena del crimine una volta sganciate le ruote. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino