Il podio sfuma ancora una volta per un nonnulla. La Campania, però, si conferma tra le regioni italiane col più alto numero di località balneari...
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La Campania resta ai piedi del podio, ma fa registrare una Bandiera blu in più rispetto allo scorso anno staccando Puglia e Sicilia, ferme rispettivamente a undici e sette riconoscimenti. Sono i centri del Salernitano a proiettare la nostra regione tra le aree col più alto numero di spiagge da sogno. Durante la prossima estate la Bandiera blu sventolerà ad Ascea, Agropoli, Casal Velino, Centola, Castellabate, Capaccio, Montecorice, Pisciotta, Pollica, Positano, San Mauro Cilento, Vibonati e Sapri. Per quest’ultima si tratta di un ritorno: nel 2016 fu esclusa dal novero delle località balneari doc perché, in due dei cinque punti di campionamento considerati dall’Arpac, la qualità dell’acqua risultò solo «buona» e non «eccellente» come richiesto dalla Fee nell’arco temporale di cinque anni.
Ed è proprio la costante pulizia del mare a premiare Massa Lubrense per il decimo anno consecutivo. La cittadina costiera è una delle poche in Italia ad avere due depuratori funzionanti cui si aggiungono una raccolta differenziata da record e le molteplici iniziative di educazione ambientale promosse dall’Area marina protetta di Punta Campanella. Una soddisfazione per il sindaco Lorenzo Balducelli e per il direttore del parco marino Antonino Miccio, secondo i quali «il decimo riconoscimento consecutivo premia gli sforzi di cittadini, operatori e istituzioni per il turismo sostenibile». A fare compagnia a Massa è Anacapri, dove la Bandiera blu sventolerà nuovamente sulle spiagge di Faro-Punta Carena e Gradola-Grotta Azzurra.
Per il resto, la provincia di Napoli colleziona occasioni perse. Fuori dal novero delle migliori località balneari ci sono cinque centri della penisola sorrentina, dove è ancora vivo il ricordo del boom di batteri fecali e della conseguente raffica di divieti di balneazione che segnarono l’estate 2015. Ecco perché una meta turistica internazionale come Sorrento non può fregiarsi della Bandiera blu. Stesso discorso per il litorale flegreo, negli anni penalizzato dal cattivo funzionamento del depuratore di Cuma. Il tentativo di rimediare a questa figuraccia porta la firma della Grande Onda.
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Il Mattino