L'ex cine-teatro Maestoso di Barra è ancora chiuso. Dopo aver fatto la storia del quartiere della periferia orientale di Napoli, da ventuno anni si attendono il...
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L'ex sala in via Domenico Minichino, nel centro storico del quartiere di Napoli Est, oggi è ridotta a uno scheletro di travi e pilastri. Una parete nasconde l'abbandono e il degrado che segnano il bene pubblico: all'interno ci sono cumuli di terreno accanto ai pilastri di fondazione. Sui lati e in fondo c'è una struttura in ferro su due livelli realizzata negli ultimi anni che sorregge il tetto costituito da pannelli in metallo. Restano intatti alcuni tratti della muratura portante di tufo ma l'edificio originario è stato completamente sventrato e sostituito da una struttura di ferro i cui lavori sono stati ultimati a ottobre 2008.
Dopo undici anni, dunque, si attendono ancora i lavori per il completamento dell'ex Maestoso. La delibera per il secondo stralcio di interventi è stata approvata a novembre 2015 dalla giunta comunale. L'intenzione del Comune è creare «una struttura polifunzionale concepita come luogo di vita civile in grado di costituire un servizio collettivo al quartiere, oltre che uno spazio specifico per l’attività teatrale». Un milione e 200mila euro di interventi per opere murarie, impermeabilizzazioni e impianti. «Con un ulteriore stanziamento, di uguale entità, sarà possibile realizzare gli impianti e gli arredi necessari alla piena fruizione del complesso» si legge in una nota di Palazzo San Giacomo del 2015.
Alla delibera sono seguiti il bando di gara e l'aggiudicazione definitiva a dicembre 2016. Durante i sopralluoghi successivi all’assegnazione dell'appalto è emersa la necessità di una «verifica sulle strutture eseguite con il primo stralcio dei lavori e nella progettazione di opere strutturali integrative». Attività che sono state affidate alla stessa impresa vincitrice dall'appalto. Sull'esito delle necessarie verifiche non si hanno, per ora, notizie. A chiederle a gran voce sono i residenti e, in particolare, gli attivisti dell'associazione “Cittadinanza Attiva per la Barra”. Rino Amato, presidente della realtà associativa, ha partecipato ai sopralluoghi e ha più volte sollecitato gli organi competenti sulla necessità di completare gli interventi e restituire l'ex Maestoso al quartiere che non ha spazi pubblici destinati all'attività teatrale né ricreativa: giovani, e non, sono costretti a utilizzare quelli in altri quartieri o addirittura fuori città.
Non è mancata l’attenzione politica negli ultimi mesi. La commissione comunale con delega alla cultura ha cercato di far luce sul ritardo dei lavori al Maestoso e in altri teatri di periferia ma i consiglieri non hanno ottenuto le adeguate risposte dagli attori politico-istituzionali competenti. Oggi l'ex Maestoso affoga nel degrado: l'ingresso è sbarrato da rifiuti di ogni tipo, tra cui anche quelli speciali. I topi, che provengono anche dal Maestoso, raggiungono i cassonetti sulla strada alla ricerca di cibo. Uno spettacolo orrendo agli occhi dei tanti che hanno frequentato, trent'anni fa, lo storico cine-teatro di Barra. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino