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Cronaca

Bastone e coltelli in mano presi tre giovani a Chiaia: «Volevamo fare un selfie»

Fermati ai baretti, c'è un sedicenne. Avevano anche un tirapugni artigianale

Ragazzi a Chiaia con bastoni e coltelli in mano

di Petronilla Carillo

lunedì 28 luglio 2025 Ultimo aggiornamento 07:00

Armi in pugno per un selfie da pubblicare nella loro storia del sabato sera su Instagram. La selfiemania sta sfuggendo sempre più di mano e, dopo le foto «pericolose» stile...
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Armi in pugno per un selfie da pubblicare nella loro storia del sabato sera su Instagram. La selfiemania sta sfuggendo sempre più di mano e, dopo le foto «pericolose» stile challenge, arrivano quelle armi in pugno. Armi il cui possesso i giovani acciuffati sabato notte dai carabinieri dovranno spiegarlo agli inquirenti ed anche alle loro famiglie.

Famiglie, quelle dei ragazzi denunciati, che non appartengono a contesti criminali e che sono rimaste incredule per quanto accaduto, come la madre del sedicenne acciuffato con un bastone nunchaku mentre pubblicava una storia.

LA NOTTATA

Altra nottata di controlli nel centro storico e nel quartiere Chiaia per i carabinieri della compagnia Napoli centro che si sono confusi tra i ragazzi della movida, molti dei quali giovanissimi. È stato cosi che sono stati individuati e identificati, proprio in zona Chiaia, tre giovanissimi con armi in mano mentre si scattavano dei selfie. Il più giovane ha solo sedici anni, ed è stato riaffidato alla famiglia, dopo essere stato denunciati assieme ad altri due ragazzi di 20 e 25 anni. «Non volevo fare niente di male, solo qualche foto», ha commentato il minorenne quando è stato avvicinato dai carabinieri. È un liceale e non ha alcun precedente al suo attivo o appartenenza a gruppo criminale. Voleva fare una foto artistica, ed aveva scelto come scenario per la sua foto uno scorcio panoramico. Aveva ancora lo smartphone in mano e nell’altra il bastone, di spalla le bellezze della città, quando i carabinieri si sono avvicianti a lui. Oltre al bastone nunchaku, i carabinieri hanno sequestrato anche un coltello a serramanico lungo 15 centimetri e un tirapugni fatto in casa altri altri due giovani.

I controlli hanno riguardato anche l’uso di droga tra i giovanissimi. Tredici ventenni sono stati segnalati alla prefettura per uso di sostanza stupefacente. In gran parte fumo. La curiosità è che tra le 52 contravvenzioni al codice della strada ne spiccano 15 per mancato utilizzo del casco con 21 scooter sequestrati. Dei quindici ragazzi senza casco, molti sono minorenni. Una tendenza usuale, secondo i carabinieri che sono intervenuti nei controlli. Si sono beccati una denuncia, oltre alla contravvenzione, altri due giovanissimi. Si tratta di un diciassettenne, fermato ad un posto di controllo, spaventato, ha fornito false generalità, forse non sapendo di incorre così in un reato, quindi di un 19enne che ha cercato di forzare il controllo e fuggire via perché era alla guida proprio senza casco. Nella rete dei controlli poteva mancare il solito parcheggiatore abusivo nella zona dei barettti: l’uomo è stato denunciato ma per lui potrebbe arrivare anche un daspo urbano.

Controlli anche ai locali notturni dello spritz grazie al prezioso contributo del personale Asl Napoli 1. Sono 11 le prescrizioni per carenze igienico sanitarie.

LE ARMI

È internet nella maggior parte dei casi ad offrire ai giovani armi di facile accesso. Un bastone nunchaku, ad esempio, può essere acquistato per undici euro ed arriva direttamente a casa oppure in qualche punto di consegna dove può essere ritirato lontano da occhi indiscreti, soprattutto si aggirano i controlli dei genitori. Abili a smanettare sul web, talvolta finiscono per intercettare canali dark dove la vendita di armi è più semplice. Recenti indagini avrebbero mostrato anche la possibilità di armarsi su canali telegram «segreti». Eppure nella maggior parte dei casi, si evince dai report delle forze dell’ordine, si tratta di adolescenti che conducono apparentemente vite normali e che frequentano regolarmente la scuola. Come il sedicenne di sabato sera ai baretti di Napoli. Tirapugni, manganelli, coltelli: ormai sono accessori immancabili nelle uscite con gli amici. Per questo motivo sabato sera i carabinieri hanno utilizzato anche i metal detector nei controlli alla movida e anche nelle fermate della metro. L’uso delle armi, che secondo chi indaga loro giustificano come un «modo per sentirsi più sicuri», produce un effetto terrificante: si ha l’arma e la si usa. Proprio nell’ultima relazione all’inaugurazione dell’anno giudiziario, la presidente della Corte d’Appello, Maria Rosaria Covelli, ha evidenziato come «le condotte aggressive dei minori non sono più limitate alle zone disagiate del territorio metropolitano, ma involgono anche le classi sociali più abbienti» e che «il contesto in cui esplode la violenza giovanile non è solo quello del degrado e della povertà, ma diviene una modalità di affermazione». Sempre la Covelli ha anche sottolineato in quella circostanza come siano in aumento anche i fenomeni di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti da parte «di infradiciottenni».

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Mattino

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