Il bidello scanner misura la febbre con la mano: «Scusate, ho fatto una stupidaggine»

Il bidello scanner misura la febbre con la mano: «Scusate, ho fatto una stupidaggine»
I ragazzi in fila, in attesa di entrare a scuola, lui che li controlla uno ad uno e poi mette la mano sulla fronte per misurare la febbre. Un antico metodo, uno di quei gesti che...

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I ragazzi in fila, in attesa di entrare a scuola, lui che li controlla uno ad uno e poi mette la mano sulla fronte per misurare la febbre. Un antico metodo, uno di quei gesti che si facevano una volta, quando i bambini scottavano e bisognava capire se era salita la temperatura. Solo che in questo caso siamo all'ingresso di un istituto scolastico e a fare da uomo termoscanner è un bidello di 63 anni. Il resto lo hanno fatto gli studenti: hanno acceso lo smartphone, ripreso per qualche secondo la scena e poi l'hanno diffusa sui social, facendole fare il giro d'Italia e, forse, del mondo. È scoppiata così la bufera a San Gennaro Vesuviano: in tempi di emergenza sanitaria, con il covid che si aggira ovunque e le scuole che lottano ogni giorno contro il rischio di diventare focolai, la mano tesa per misurare la temperatura è una specie di atto terroristico, qualcosa di estremamente pericoloso. 

 

 

Siamo all'istituto Caravaggio, che nasce come liceo artistico ma ha anche sezioni dell'agrario e dello scientifico. E precisamente siamo al plesso di via Ferrovia, zona periferica della cittadina vesuviana. Qui ci sono circa 200 alunni su un totale di 850. Due sono gli addetti a sovrintendere all'entrata in classe degli studenti, una donna e un uomo. L'uomo, qualche giorno fa, decide di sua iniziativa di appoggiare la mano sulla fronte delle ragazze e dei ragazzi per controllare se hanno la febbre. Il gesto suscita, in quel momento, curiosità e ilarità: nel video si vedono gli studenti ridere divertiti. Poi, però, la diffusione delle immagini scatena ira e indignazione. Carmine Strocchia, che del Caravaggio è dirigente scolastico da tre anni, pure si è adirato, ma sottolinea anche che ha agito subito: «Sono intervenuto a stigmatizzare il gesto del bidello appena l'ho saputo. Ovviamente è stata una iniziativa autonoma, del tutto autoreferenziale e priva di logica: la scuola non c'entra niente, il protocollo covid funziona regolarmente e viene applicato in maniera rigorosa». Strocchia, poi, evidenzia che il gesto del bidello non è frutto della mancanza del termo scanner: «Ce n'erano due, tutti funzionanti. Non è vero che si è voluto sostituire al termometro, ha commesso un errore e basta». Nei confronti dell'uomo sarà aperta un'azione disciplinare: «È la prassi, intanto gli sono state tolte tutte le mansioni», spiega il dirigente scolastico.

 

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Lui, il bidello, intanto, è irreperibile. Ha capito di aver sbagliato e non sa darsi pace. «Chiedo scusa a tutti, ho fatto una stupidaggine, mi dispiace davvero moltissimo», ha detto al preside Strocchia. E poi la paura: «E se dovessi perdere il posto di lavoro? Spero proprio di no». A San Gennaro Vesuviano non si fa che parlare di lui. Molti lo prendono in giro, altri provano a giustificarlo, la maggior parte condanna il gesto, definendolo irresponsabile: «Col covid non si scherza, lui ci ha messo troppa superficialità». Il fatto è che il bidello non è uno sconosciuto: è attivo nel sociale, è una persona disponibile con tutti e lavora in quel plesso da decenni. Nessuno si aspettava da lui una leggerezza del genere. Il sindaco Antonio Russo solidarizza con la scuola: Sarebbe sbagliato dare la colpa all'intero istituto e ai suoi dirigenti. Le istituzioni vanno rispettate e tutelate, bisogna distinguere il gesto superficiale e ignorante di questa persona da tutto il resto della scuola». Gli studenti dell'istituto Caravaggio fanno notare in città hanno realizzato costumi esposti anche a Milano e nell'istituto da anni si portano avanti progetti di un certo livello culturale. Finire sotto i riflettori per il bidello termoscanner suscita un certo fastidio. Il punto è che ora l'attenzione è proprio puntata sugli studenti che hanno ripreso il 63enne e poi diffuso il video. I docenti sono al lavoro per individuarli e poi avvisare i genitori, non si esclude che possano essere accusati di aver infangato il buon nome della scuola, di certo la loro iniziativa è stata tutt'altro che gradita. Ma anche di questo al Caravaggio si vuole parlare poco: Dobbiamo andare avanti e buttarci alle spalle questa parentesi terribile. Il covid si sconfigge restando uniti, non alimentando polemiche del genere, che non fanno bene a nessuno», dice un docente.

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Il Mattino