Bolle a luglio al Teatro Grande di Pompei: «Si realizza un sogno»

Roberto Bolle
«Danzare a Pompei è realizzare un sogno»: Roberto Bolle spiega così il suo stato d'animo in vista della serata speciale in programma il 25 luglio nel Teatro Grande di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Danzare a Pompei è realizzare un sogno»: Roberto Bolle spiega così il suo stato d'animo in vista della serata speciale in programma il 25 luglio nel Teatro Grande di Pompei, insieme con una pattuglia di 'friends', artisti della danza provenienti da alcune delle compagnie di balletto più importanti del mondo. «Pompei - aggiunge - è simbolo dell'immenso valore del nostro patrimonio artistico e culturale e insieme della sua fragilità. Del suo essere effimero, ma anche della sua incredibile forza e capacità di rinascere dopo ogni offesa. Da quando vengo con orgoglio considerato ambasciatore dell'arte italiana nel mondo, sento forte la responsabilità e il dovere di impegnarmi perché non ci si scordi mai di chi siamo, di quella straordinaria identità che abbiamo in dono, dell'enorme risorsa di cui disponiamo e che potrebbe trasformarsi in ricchezza se solo imparassimo a prendercene realmente cura». Per questa serata speciale Roberto Bolle ha raccolto intorno a sé artisti di grande talento provenienti da alcune delle compagnie di balletto più importanti del mondo: dal celeberrimo Royal Ballet di Londra all'Hamburg Ballet, dal Dresden al San Francisco Ballet e il Dutch National Ballet, fino alla nostra Compagnia della Scala. Il programma, scelto direttamente da Bolle, è un viaggio dai classici Don Chisciotte ed Excelsior, storico grande ballo italiano scelto quest'anno per celebrare Expo Milano 2015, a gioielli della coreografia del Novecento creati da 'mostri sacri' quali Ashton, Balanchine, Neumeier fino ad arrivare a star della coreografia contemporanea quali Dowson, Wheeldon, McGregor. «La presenza di Roberto Bolle è il sigillo di qualità agli spettacoli del Teatro Grande di Pompei. È davvero l'arte che promuove l'arte, la bellezza e la cultura - commenta il soprintendente Massimo Osanna - Averlo a Pompei oltre che onorarci, suggella l'immagine di questo sito patrimonio dell'umanità come palcoscenico del mondo e laboratorio di cultura, quale sta tornando ad essere».




Il programma, scelto direttamente da Bolle, è un incredibile viaggio dai classici Don Chisciotte ed Excelsior, storico grande ballo italiano scelto quest'anno per celebrare Expo Milano 2015, a gioielli della coreografia del Novecento creati da 'mostri sacri' quali Ashton, Balanchine, Neumeier fino ad arrivare a star della coreografia contemporanea quali Dowson, Wheeldon, McGregor. Accostamenti inediti, che permettono di godere in un'unica serata, di quanto di meglio si muove nel panorama del balletto internazionale dal 900 ad oggi, dando vita ad uno spettacolo prezioso e imperdibile per appassionati, ma anche per neofiti della danza. «Il tour di quest'anno si intitola 'Viaggio nella Bellezza' - ha ricordato il ballerino - mi premeva sottolinearne così il messaggio, reso così forte da questa data a Pompei e dal libro che proprio quest'anno sono riuscito a realizzare in questo luogo meraviglioso con l'aiuto degli amici Fabrizio ferri e Luciano Romano. Dobbiamo ripartire dalla Bellezza, dalla nostra Bellezza. Prenderne coscienza, cura e infine slancio per una rinascita morale, etica ed economica». «La presenza Roberto Bolle - ha detto il soprintendente Massimo Osanna - è il sigillo di qualità agli spettacoli del Teatro Grande di Pompei. È davvero l'arte che promuove l'arte, la bellezza e la cultura. Averlo a Pompei oltre che onorarci, suggella l'immagine di questo sito patrimonio dell'umanità come palcoscenico del mondo e laboratorio di cultura, quale sta tornando ad essere», ha concluso il soprintendente. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino