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Torna l’incubo delle bombe a Scampia. Ieri sera, intorno alle 21, un ordigno rudimentale è stato fatto esplodere dinanzi al civico 81 di via Fellini, nei pressi del Lotto ‘T/A’. I danni, fortunatamente non ingenti, hanno riguardato soprattutto il portone d’ingresso dello stabile, parzialmente distrutto dall’esplosione, e una porta a vetri di un’abitazione del primo piano, andata in frantumi a causa della deflagrazione.
Sul posto, allertati dai residenti, sono arrivati, in pochi minuti, gli investigatori del locale commissariato che, dopo aver provveduto a cinturare la zona, hanno proceduto con i rilievi del caso. A posizionare la bomba, ma sul punto sono ancora in corso accertamenti, sarebbero stati due soggetti che, dopo aver dato fuoco alla miccia, si sono dileguati in sella a uno scooter. Lo stesso ordigno, inoltre, sarebbe stato confezionato con polvere pirica e altro materiale esplodente in quantità tale da causare ingenti danni.
Il Lotto ‘T/A’ e la zona circostante sono stati, per anni, feudo indiscusso della famiglia Notturno, una delle protagoniste delle sanguinose faide esplose nel quartiere per il controllo del lucroso mercato degli stupefacenti. Tuttavia, riferiscono gli investigatori, l’ipotesi di un’azione intimidatoria ai danni di quello che resta del sodalizio, notevolmente indebolito da arresti e pentimenti, non è l’unica pista seguita. Un’altra, e ben più preoccupante, è quella di un’azione intimidatoria finalizzata a ‘cacciare’ i proprietari di alcuni alloggi popolari per affidarli, poi, agli affiliati all’organizzazione. Ipotesi basata sul fatto che l’occupante dell’abitazione danneggiata dell’esplosione è un’incensurata classe ’85 che, come emerso dagli accertamenti, non avrebbe alcun legame con soggetti legati alla criminalità organizzata.
Non è tutto. Alcuni residenti hanno riferito che, nei giorni precedenti, sempre nella stessa zona, alcuni sconosciuti avevano compiuto delle vere e proprie stese, esplodendo in aria colpi d’arma da fuoco. La notizia, tuttavia, non è stata confermata dalle forze dell’ordine che, anzi, intervenute dopo le segnalazioni non hanno rinvenuto segni del passaggio dei cortei armati. Quello che, però, appare certo è che dopo le tensioni registrate nei quartieri di Pianura e di Ponticelli, teatri di violente contrapposizioni armate tra sodalizi criminali, anche Scampia, alla luce di quanto è accaduto ieri sera, è tornata prepotentemente sotto i riflettori degli investigatori. Il territorio, nonostante la calma apparente di questi ultimi mesi, è da sempre considerato come ‘caldo’ per la presenza di diversi gruppi malavitosi e che, già in passato, avevano dato vita a furiosi scontri armati che fecero registrare decine di morti. Un equilibrio estremante precario quello su cui si basa la pax camorristica del quartiere e che basta davvero poco per mandare in frantumi.
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