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Tanta plastica, lattine, bottiglie di vetro, corde, tubi, catene di ferro e attrezzi da pesca. Tra cui anche una coffa, recuperata nei fondali della zona A del Parco, il Vervece, dove vige il divieto assoluto di pesca. Recuperate anche 50 nasse che intrappolavano diversi organismi marini, tra cui ricci, conchiglie e granchi, poi liberati. E ancora, pezzi di vetroresina, qualche pneumatico e pure una sedia.
È stata un successo la grande operazione di pulizia promossa dall’Area marina protetta Punta Campanella nel borgo di Marina della Lobra, a Massa Lubrense.
Al termine della bonifica, durata diverse ore, sono stati raccolti sette quintali di rifiuti. Ripulito anche l’arenile del piccolo borgo marino. Il materiale rimosso dal mare e dalla spiaggia è stato poi consegnato a Terra delle Sirene per lo smaltimento.
«È stata davvero una grande operazione di pulizia - il primo commento del presidente dell’Amp Punta Campanella, Lucio Cacace - C’è stata tanta partecipazione e sono molto soddisfatto della sinergia creatasi tra noi, forze dell’ordine, diving e associazioni. Ringrazio tutti i partecipanti che hanno svolto un grande lavoro. Puntiamo molto sulla valorizzazione ambientale di Marina della Lobra. L’operazione di pulizia è solo una delle numerose azioni di riqualificazione che stiamo portando avanti nel borgo marino che tra qualche mese vedrà l’apertura di un centro di primo soccorso per tartarughe marine e la presenza dei bus elettrici per collegare il centro di Massa Lubrense al sito».
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