Francesco Borrelli investito a Napoli: «Questo succede a chi denuncia»

«Mi hanno aspettato sotto casa e mi hanno buttato per aria con una moto»

Francesco Borrelli investito a Napoli
«Stanotte ho subito una pesantissima aggressione. Mi hanno aspettato sotto casa. Mentre stavo aprendo la porta del garage, una persona con casco integrale mi ha...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Stanotte ho subito una pesantissima aggressione. Mi hanno aspettato sotto casa. Mentre stavo aprendo la porta del garage, una persona con casco integrale mi ha buttato per aria con una moto». Il forte impatto ha fatto cadere il consigliere, che è rimasto incastrato tra il suo scooter e un'impalcatura. A quel punto l'investitore si è affiancato a Borrelli, «per fortuna è passato un tassista che mi ha soccorso. La moto è fuggita, sgommando via». 

Venerdì notte, intorno alle 22:25, il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, è stato nuovamente aggredito nei pressi della sua abitazione, mentre era intento a parcheggiare lo scooter. 

«Poco fa ho sentito il questore e, secondo le forze dell'ordine, potrebbe essere una prima ritorsione all'intervento che ho denunciato: abbiamo cominciato a far sgomberare le case popolari occupate dai camorristi. Quando qualcuno dice che “c'è la camorra buona”, ricordatevi che si prendono le case della povera gente e che, se qualcuno denuncia, si utilizzano determinati metodi». Il consigliere riporta di aver lasciato il cto alle 5:30.

La polizia ritiene che sia una pista percorribile per le indagini poiché agli inquirenti risulta che uno dei metodi più utilizzati per le vendette trasversali è proprio quello degli incidenti stradale. I delinquenti tentano di investire la vittima e far passare l’accaduto come un semplice incidente, cercando di nascondere la premeditazione e puntando, se scoperti, a pene più leggere.

«Ho sempre saputo che certe mie battaglie e denunce le avrei potute pagare caro, questa volta mi sono costate 21 giorni di prognosi e poteva andare anche peggio se non fosse prontamente intervenuto un tassista, che ringrazio di cuore. Certo, mi preoccupa la modalità con la quale queste intimidazioni vengono perpetrate, ma senza dubbio non arretrerò mai di un millimetro e anzi mi auguro che le mie azioni possano essere un punto di partenza e fare da sprone a tutti i cittadini, perché soltanto denunciando le malefatte che avvengono in questa città potremmo vivere una vita migliore. Negli anni hanno provato più volte a fermarmi con la violenza, non ci riusciranno mai».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino