Bosco di Capodimonte, protesta davanti ai cancelli chiusi: «È della città, riapritelo subito»

Bosco di Capodimonte, protesta davanti ai cancelli chiusi: «È della città, riapritelo subito»
Si sono dati appuntamento davanti ai cancelli del Bosco di Capodimonte per chiederne l’immediata riapertura. Residenti, cittadini e sportivi questa mattina, hanno posto uno...

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Si sono dati appuntamento davanti ai cancelli del Bosco di Capodimonte per chiederne l’immediata riapertura. Residenti, cittadini e sportivi questa mattina, hanno posto uno striscione sui cancelli di Porta Piccola in via Miano con su scritto: «Il bosco è della città riapritelo subito». Una frase chiara che esprime il malcontento di chi nelle ultime ore non ha condiviso la decisione del direttore Sylvain Bellenger, di precludere l’area alla cittadinanza.

 
«Troviamo assurda questa decisione - commenta Giovanni Pagano, promotore dell’iniziativa insieme al Laboratorio 081 - che ancora non condividiamo. Le poche persone che nei giorni scorsi hanno creato assembramenti, sono state immediatamente allontanate. Le loro colpe non possono ricadere su quelli che invece, in questa fase, stanno rispettando le direttive del governo. È necessario studiare un piano utile alla sorveglianza che renda ancora più sicuro il bosco». 
 
Proprio su questo punto i cittadini chiedono un confronto con regione e comune. Una serie di direttive che evitino situazioni pericolose in futuro. «Abbiamo bisogno di questo polmone verde - affermano in strada - e non è pensabile chiuderlo proprio ora. Dopo due mesi di isolamento, e con il primo caldo, è necessario offrire una valvola di sfogo a chi vuole fare due passi o più semplicemente attività fisica. Ci siamo sempre comportati bene e chiediamo al direttore Bellenger di tornare sui suoi passi. I napoletani non hanno preso sotto gamba la fase 2. Ci teniamo alla nostra salute e intendiamo continuare a rispettare le regole».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino