Boss ucciso, la ballerina mentì e due innocenti sono in galera con l'accusa di omicidio

Boss ucciso, la ballerina mentì e due innocenti sono in galera con l'accusa di omicidio
Una ballerina in un night napoletano e il suo convivente denunciati per calunnia, nuovi verbali che scardinano il contenuto di una sentenza che tiene in cella due imputati...

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Una ballerina in un night napoletano e il suo convivente denunciati per calunnia, nuovi verbali che scardinano il contenuto di una sentenza che tiene in cella due imputati condannati per omicidio. Sono gli ingredienti del caso legato all’omicidio di Francesco Di Biasi, il cosiddetto «patriarca» della famiglia dei «faiano», ucciso nel ’99 ai Quartieri. Un caso che sembrava chiuso, alla luce della sentenza definitiva che condanna a 20 anni di reclusione i due cugini omonimi Umberto Di Meglio. Centrale, nell’inchiesta che porterà agli arresti dei Di Meglio, la testimonianza di una donna - una tunisina legata sentimentalmente a un parente della famiglia Di Biasi. Ora pentito rivela: «Ad uccidere il boss dei Quartieri Spagnoli è stato mio figlio».








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Il Mattino