Sessantaquattro anni. Massimo Troisi oggi avrebbe l'età giusta per prendersi l'Oscar che il destino gli ha negato e quel sentimento di un talento irripetibile e...
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Jorit Agoch (l'artista della bambina di Ponticelli, del San Gennaro operaio a Forcella, di Fedez a Pianura, solo per citare le opere realizzate nel capoluogo partenopeo) ha dipinto l'attore e regista proprio a San Giorgio a Cremano: questa mattina alle 11 l'inaugurazione dell'opera. Un regalo di compleanno per il Pulcinella senza maschera che il pubblico avrebbe amato fin dagli esordi, istintivo erede di Eduardo e di una napoletanità irridente e dolente che avrebbe traghettato in un diverso sentire, quello della "nuova" Napoli di Pino Daniele e di Roberto De Simone, immortalato su un'intera facciata del Palaveliero (il palazzo dello sport in città).
Il murales è stato realizzato con la vernice a spruzzo per un forte impatto visivo: l'opera consiste nel volto di Troisi, accompagnato da tre delle principali scene dei suoi film. La prima, tratta dal film «Ricomincio da tre», ritrae un fermo immagine del dialogo tra Lello Arena e lo stesso Massimo sul tema del miracolo facile e del miracolo difficile. La seconda dalla pellicola «Non ci resta che piangere» è incentrata sull'indimenticabile scena del bidello Mario ( Massimo Troisi) che detta una lettera all'insegnante Saverio per chiedere clemenza a Savonarola, l'influente frate predicatore nella teocratica Firenze dell'epoca. La terza e ultima scena infine, tratta dal film «Il Postino», è il bacio tra Mario (Massimo Troisi) e Beatrice ( Mariagrazia Cucinotta) considerato uno tra i più bei baci della storia del cinema italiano.
«È un momento importante per la nostra città - spiega il sindaco Giorgio Zinno - al quale parteciperanno tutti coloro che amano Troisi e che avranno così l'occasione di dedicargli un pensiero, ammirando la straordinaria opera d'arte realizzata da uno dei più grandi street artist attuali del panorama mondiale». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino