Buone notizie per Pompei: l'Unesco promuove il Grande Progetto

Buone notizie per Pompei: l'Unesco promuove il Grande Progetto
ROMA. «Miglioramenti tangibili e significativi nello stato di conservazione di Pompei». Lo scrive il report dell'ispezione Unesco che promuove il Grande Progetto...

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ROMA. «Miglioramenti tangibili e significativi nello stato di conservazione di Pompei». Lo scrive il report dell'ispezione Unesco che promuove il Grande Progetto sottolineando che «L'Italia ha compiuto sforzi considerevoli nell'adottare le raccomandazioni del World Heritage Committee» e raccomanda l'estensione dei lavori a tutto il 2016.




«Soprattutto è chiaro - si legge nel rapporto - che si è dato il via a gran parte delle iniziative annunciate. Sono state eseguite sostanziali opere di restauro sul sito, principalmente nel contesto del Grande Progetto Pompei, ma anche nell'ambito del programma di manutenzione ordinario. Ci sono lavori in corso in nove delle tredici domus identificate a rischio nel 2013. Invitalia e Ales, entrambi aziende sostenute dal Governo, hanno fornito rispettivamente risorse professionali aggiuntive e ulteriore personale di custodia».



La gestione del sito, scrivono gli ispettori in un altro passaggio del rapporto, «è stata riorganizzata creando una speciale Soprintendenza autonoma per Pompei, Ercolano e Stabia. Ciò significa che gli sforzi possono essere concentrati sui monumenti vesuviani, senza dover avere a che fare con il museo nazionale di Napoli e tutti gli altri siti archeologici della provincia di Napoli».



La missione, si legge ancora, «ha salutato positivamente questi progressi e considera superata ogni questione riguardo l'iscrizione del sito nella lista del patrimonio mondiale in pericolo». E anche: «La missione ha constatato nei quattro giorni di attenta visita un cambiamento profondo nel comportamento della nuova Soprintendenza di Pompei. Nel corso delle precedenti missioni, i propositi di intervento corrispondevano essenzialmente a intenzioni, e di fatto non avevamo constatato, tra il 2010 ed il 2013, reali modifiche dello stato dei luoghi. Quest'anno invece abbiamo potuto verificare che ha preso il via un'attività sia efficace che saggiamente programmata in molti luoghi del sito bisognosi di un rapido intervento.



Queste realizzazioni dimostrano chiaramente che allorquando si stabilisce correttamente la programmazione, il bilancio è gestito con efficacia e il personale qualificato è disponibile, i lavori di restauro e di valorizzazione di una domus, per quanto sia danneggiata, divengono possibili in tempi ragionevoli».
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Il Mattino