C'è l'intesa tra Commercialisti e Arciconfraternita Pellegrini

C'è l'intesa tra Commercialisti e Arciconfraternita Pellegrini
«Abbiamo siglato un protocollo d’intesa con l’Arciconfraternita dei Pellegrini di Napoli, antica e prestigiosa istituzione della nostra città, per dare...

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«Abbiamo siglato un protocollo d’intesa con l’Arciconfraternita dei Pellegrini di Napoli, antica e prestigiosa istituzione della nostra città, per dare vita ad una interazione che ponga in essere una serie di iniziative orientate alla promozione del volontariato e al sostegno di chi ha più bisogno di assistenza. Noi commercialisti abbiamo sempre interagito con il tessuto sociale in cui operiamo mettendo al servizio della comunità e degli enti pubblici le nostre competenze. Con l’accordo odierno, siamo pronti a proseguire su questa strada dando la possibilità ai nostri iscritti di potersi formare anche sul piano sociale che costituisce uno dei capisaldi della nostra professione». Queste le parole di Eraldo Turi, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, che questa mattina a Palazzo Calabritto ha siglato la collaborazione con l’Arciconfraternita dei Pellegrini rappresentata dal primicerio Giovanni Cacace. 


«Siamo contenti di aver siglato questo accordo che ci consente di puntare sulla formazione. Avere professionisti formati anche sul piano culturale, solidale e sociale, oltre che dal punto di vista tecnico, ci consente - ha sottolineato Cacace - di portare avanti un modello di società migliore. In quest’ottica offriamo il nostro contributo anche attraverso l’attuazione di diversi progetti per la città di Napoli che hanno come obiettivo la lotta alla dispersione scolastica e l’adozione di misure di sostegno per i giovani e i senza lavoro». Secondo Gianluca Battaglia (consigliere dell’Odcec di Napoli) «il protocollo spinge la società civile a ergersi a motore dello sviluppo della città senza mai dimenticare chi è più sfortunato o svantaggiato. Unire le competenze e gli aspetti multidisciplinari professionali ponendo l’attenzione per lo sviluppo del territorio per raggiungere obiettivi importanti. L’Arciconfraternita ha oltre 450 anni di anzianità, l’ordine è tra i più moderni e pronti ad accogliere le sfide che il momento economico temporale offre. Coniugare sviluppo e attenzione ai più deboli può contribuire a mitigare le diseguaglianze sociali rappresentando per i nostri iscritti anche nuove opportunità di lavoro». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino