Mancano pochi giorni al deposito di una perizia che potrebbe raccontare qualcosa di nuovo, di inedito, sulla fuga di Luca Materazzo. Tecnicamente parlando, si tratta di una...
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Due computer, una perizia informatica, la speranza (flebile, almeno per il momento) di ricavare elementi utili alla cattura del giovane professionista napoletano inseguito da un mandato di cattura internazionale per aver ammazzato il fratello, al termine di un piano studiato a tavolino. Ricordate l’ingegnere aggredito e ucciso con oltre quaranta coltellate? E la sagoma dell’assassino con il casco da motociclista e la sagoma da palombaro che si va a svestire in vico Santa Maria della Neve?
Una vicenda di cui si conoscono ormai molti risvolti, a partire dallo straordinario pressing investigativo che vede impegnati gli uomini della Mobile, ma anche i reparti investigativi di carabinieri e guardia di finanza. E sono proprio gli inquirenti ad attendere gli esiti dell’analisi informatica su due computer che vennero acquisiti tra gennaio e febbraio scorsi, nel pieno del clamore mediatico per la fuga di Luca Materazzo. Si tratta di un blitz rimasto sotto traccia, che condusse gli uomini della Mobile in casa di una nota famiglia di imprenditori napoletani.
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Il Mattino