Afragola.Non è stata ancora identificata la donna trovata priva di vita venerdì mattina, da alcuni netturbini, con il corpo avvolto in un cartone e coperto da stracci e coperte,...
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Nonostante lo sforzo investigativo degli agenti del commissariato di Afragola, diretto dal vice questore Sergio Di Mauro, che in questi tre ultimi giorni hanno verificato tutti gli elenchi delle donne la cui scomparsa è stata denunciata nella nostra regione, non è stata trovata traccia e nemmeno un indizio, tali da poter dare un nome alla sconosciuta. Gli inquirenti hanno anche verificato alcune segnalazioni anonime indicavano la donna trovata prima di vita, quale barista dell’est europeo, che aveva lavorato in un locale di Afragola. Tutti i riscontri sono stati negativi. Una svolta potrebbe arrivare dall’autopsia, che dovrebbe essere eseguita domani o al più tardi martedì, presso l’Istituto di Medicina Legale del secondo Policlinico. Un esame che ora diventa fondamentale e che svelerà se la sconosciuta sia stata uccisa – nel caso si ipotizza anche un strangolamento – oppure che il decesso della donna sia riconducibile a cause naturali. In questo giallo restano però ancora da chiarire alcuni punti fondamentali. Il primo riguarda proprio quell’orrido sudario che copriva il corpo. Gli stracci, la coperta e il cartone per come sono stati trovati, fanno escludere che sia stata la stessa donna a coprirsi, bensì che l’abbia fatto qualcun altro.
Le piante dei piedi erano insolitamente pulite, cosi come il cartone che avvolgeva la parte inferiore del corpo, e le scarpe non sono state trovate. E allora come è arrivata la sconosciuta in via Pelliccia? E rimanendo nel campo dell’ ipotesi – in attesa dei risultati dell’autopsia – gli inquirenti deducono che quel corpo possa essere stato trasportato fino a via Pelliccia e poi scaraventato su quel lercio marciapiede. Insomma il giallo del cadavere senza nome è ancora tutto da svelare. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino