Cadavere in un sacco nel Napoletano, le ipotesi: incidente sul lavoro o lite finita male

Cadavere in un sacco nel Napoletano, le ipotesi: incidente sul lavoro o lite finita male
Un cadavere in un sacco, di quelli trasparenti che si usano per i rifiuti. Se ne è accorto un ragazzino mentre percorreva via Molino, strada di confine tra Saviano e...

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Un cadavere in un sacco, di quelli trasparenti che si usano per i rifiuti. Se ne è accorto un ragazzino mentre percorreva via Molino, strada di confine tra Saviano e Scisciano, un percorso che costeggia noccioleti da un lato e dall’altro la tratta ferroviaria della Circum. Lì, a due passi dal cimitero di Scisciano, la macabra scoperta avvenuta nel pomeriggio di ieri. Il corpo insanguinato, i tratti che sembrerebbero orientali, un fisico minuto: i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna accorsi immediatamente sul posto, così come il pm di turno della Procura di Nola, stanno cercando di risalire all’identità della vittima che potrebbe avere intorno ai 50 anni. La sua morte potrebbe essere l’epilogo di una lite oppure di un incidente sul lavoro, ma non si trascura nessuna pista e si attende l’autopsia che stabilirà la causa della morte.


Tanti i tasselli da mettere a posto per poter dare un nome a chi prima ha ficcato in un sacco dei rifiuti un uomo senza vita e poi se ne è sbarazzato nella campagna di Scisciano. Quel sacco giallo, dal quale spuntava un ciuffo di capelli e un orecchio, sarebbe stato abbandonato già da qualche giorno; il cadavere tra l’altro era già in parziale stato di decomposizione. Qualcuno riferisce di averlo notato ma di non averci dato peso.

«Pensavo ai soliti incivili che si disfano dell’immondizia lasciandola lungo le strade». Il ragazzino che ha fatto scattare l’allarme invece no. Ha visto quei capelli e poi l’orecchio ed è corso ad avvertire la sua mamma che poi ha chiamato i carabinieri. Ad accorrere anche il sindaco di Scisciano Edoardo Serpico: «Scena agghiacciante, sono senza parole. Sono certo che si farà presto luce su una vicenda che ha scosso l’intera comunità».


 

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Il Mattino