Caivano, bimba di 5 anni caduta dal balcone: indagini sulla dinamica e sulla posizione dei genitori

I vicini sotto choc: abbiamo ancora i brividi

Carabinieri
Le urla dei vicini sembrano ancora risuonare lungo via Alessandro Volta. A distanza di ore, Caivano è ancora incredula per quanto accaduto e tira un sospiro di sollievo per...

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Le urla dei vicini sembrano ancora risuonare lungo via Alessandro Volta. A distanza di ore, Caivano è ancora incredula per quanto accaduto e tira un sospiro di sollievo per la piccola Aminata

Questa mattina, la bambina di 5 anni è precipitata dal secondo piano della palazzina in cui risiede insieme ai suoi fratelli e ai genitori, originari del Burkina Faso con regolare permesso di soggiorno.

Secondo quanto emerso dalle indagini, la piccola avrebbe perso l’equilibrio sporgendosi dal balcone probabilmente mentre giocava. Il volo è stato rallentato dalle corde per stendere la biancheria dell’appartamento sottostante. Sono state proprio queste ultime a evitare l’impatto violento al suolo e la tragedia. 

Nonostante gli attimi di panico e la paura, i vicini hanno avuto la freddezza di contattare immediatamente il personale sanitario del 118 e i carabinieri.

Gli immediati accertamenti, coordinati dal Pubblico Ministero di turno della Procura di Napoli Nord, hanno portato a ricondurre l'evento a cause di natura accidentale, considerato anche che la bambina, al momento della caduta, si trovava da sola in casa.

Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, proseguono in queste ore e vertono sullo stabilire l'esatta dinamica degli eventi e valutare la posizione dei genitori.

La bambina, visitata e medicata dal personale dell'ospedale Santobono di Napoli, non è in pericolo di vita. 

I residenti della zona sono ancora sconvolti: «Non è possibile spiegare quello che ho provato, perché anche io ho dei figli. Ho ancora i brividi pensando a tutta la situazione. Sarebbe potuta finire molto peggio e non oso nemmeno immaginarlo. Non è il caso di esprimere giudizi affrettati, ci affidiamo alle autorità».

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Il Mattino