Droga nella lavanderia, duro colpo al clan: arrestato il reggente

Blitz al Parco Verde, Giovanni Ciccarelli sorpreso in casa

Il blitz antidroga a Caivano
Durissimo colpo al sistema della vendita di stupefacenti delle quattordici piazze di spaccio del Parco Verde di Caivano, la più grande d'Europa. Le manette sono...

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Durissimo colpo al sistema della vendita di stupefacenti delle quattordici piazze di spaccio del Parco Verde di Caivano, la più grande d'Europa. Le manette sono scattate per Giovanni Ciccarelli, 52 anni, già noto alle forze dell'ordine, ritenuto l'attuale reggente del clan SauttoCiccarelli, dopo gli arresti dei fratelli Antonio e Domenico Ciccarelli, fondatori del clan. La dimostrazione del peso criminale di Giovanni Ciccarelli, arrestato per detenzione di mezzo chilogrammo di eroina, è la presenza di circa un centinaio di persone davanti alla caserma dei carabinieri di Caivano, diretta dal capitano Antonio Maria Cavallo, per la maggior parte affiliate o strettamente contigue alla cosca, che si sono radunate per «un deferente saluto» al reggente che usciva a bordo di un'auto dei carabinieri per essere portato in carcere.

Si misura anche in questo modo, il «peso» e l'importanza criminale di chi viene arrestato. Solo i famigliari stretti per i pusher di strada; vere e proprie folle silenziose per chi davvero conta nel difficile quartiere del Parco Verde. Ma non solo rispetto. Arresti come quello di Giovanni Ciccarelli, di fatto sconvolgono la filiera dello spaccio grazie alla quale decine e decine di famiglie riescono a sopravvivere. Dopo l'uscita dalla caserma, la folla si è rapidamente dispersa senza creare alcun problema di ordina pubblico.

L'arresto del reggente del clan è avvenuto senza alcun problema di sorta. Giovanni Ciccarelli è scivolato sulla classica buccia di banana. Ieri sera, i carabinieri del nucleo radiomobile diretto dal tenente Antonio La Motta, hanno controllato alcuni spazi comuni dell'isolato B3/6, la centrale «operativa» di tutto lo spaccio del Parco Verde. Una verifica continua e sistematica, quella degli spazi comuni quali lavanderie, negozi, garage e solai. Boss e affiliati del clan SauttoCicarelli se ne impossessano per realizzare mega appartamenti ma anche e soprattutto per utilizzarli come depositi di grosse partite di stupefacenti, soldi e armi. Una lotta continua tra carabinieri e affiliati alla cosca, che se seppure fatti sgomberare, dopo qualche giorno tornano ad occupare abusivamente questi spazi.

Ieri sera i militari hanno verificato la lavanderia ubicata all'ultimo piano dell'isolato, nella sola e esclusiva disponibilità dell'arrestato, trovandosi di fronte a una porta sbarrata, aperta poi con una spallata dai militari che nel corso di una minuziosa perquisizione hanno rinvenuto e sequestrato mezzo chilogrammo di eroina pura, che una volta tagliata avrebbe consentito al reggente di spacciare più di mezzo migliaio di dosi. Ai carabinieri è bastato scendere al primo piano dell'isolato B3/6 e bussare alla porta dell'appartamento di Giovanni Ciccarelli, che di fronte ai carabinieri non ha fatto una piega, credendo di trovarsi di fronte al solito controllo. Ma non era così. L'uomo è stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti, finalizzata allo spaccio. Giovanni Ciccarelli, è stato rinchiuso nel carcere di Poggioreale, in attesa delle decisioni del magistrato.
 

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Il Mattino