Un doppio blitz per provare a risalire ancora nei sondaggi e tentare di mettere in difficoltà Vincenzo De Luca. Stefano Caldoro è stato ieri in visita agli ospedali...
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LA SANITÀ
«Le inchieste - ha detto Caldoro, riferendosi alle ultime vicende giudiziarie sulla gestione Covid in Campania - si fanno a destra e sinistra e non devono essere strabiche, la magistratura deve fare il suo corso, sempre e vale per tutti». Per l'ex governatore la partita contro De Luca è ancora aperta. «Nel centrodestra - ha spiegato ieri il candidato per Palazzo Santa Lucia - uno tsunami a due mesi dalle elezioni, poi le vicende si sono molto attutite. Dall'altra parte vedo cose allarmanti con chi compra e chi vende candidature, trasformismo e accordi sulle poltrone». Emblematico, per Caldoro, è il caso di Salerno: «Un porto delle nebbie, con organismi di controllo intimiditi o che si sono fatti intimidire. Il sistema Salerno è quello della macchina pubblica utilizzata per il consenso, quella delle partecipate, quella che ha la logica del voto di scambio, è solo gestione del potere. Salerno è una bellissima città ma la politica ne ha fatto, per queste cattive prassi, un caso nazionale».
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LE INFRASTRUTTURE
Caldoro ha rivendicato i progetti messi in campo quando era lui alla guida della Regione. «Con noi - ha spiegato ieri il candidato del centrodestra - c'erano i fondi per difendere la costa, per il porto, per le strade e per rilanciare l'aeroporto di Pontecagano». Sottolineando che le risorse, proprio per l'aeroporto, sono state trovate proprio dall'ex governatore. «Ora - ha detto Caldoro - ci sono solo ritardi con De Luca. Oggi nel nulla più assoluto di idee e realizzazioni ci sono solo le parole di un truffatore politico che ha gestito il potere con il suo clan politico. Noi mettiamo in campo idee e progetti, nuove energie e serietà». L'idea è di rilanciare nuovi progetti, ma pure rivendicare il lavoro svolto nei suoi cinque anni a Palazzo Santa Lucia. «Noi - ha spiegato Caldoro riferendosi alla costa salernitana e casertana - abbiamo lavorato molto per la grande depurazione, sotto la mia gestione siamo stati la Regione che ha investito di più in tutto il settore dell'ambiente e quindi della pulizia delle acque e dei litorali. Poi i cinque anni successivi sono stati un fallimento, non si è fatto più niente, non si è più investito, si è perso tempo, si è pensato agli affari, agli appalti».
LE LISTE
Nel mezzo delle visite a Caserta e Salerno, Caldoro ha fatto nel pomeriggio una riunione per mettere a punto la sua lista personale, ma anche sentito i vertici locali di Forza Italia, ancora impegnati in una guerra di potere interna che rende difficoltoso trovare gli equilibri per presentare una lista competitiva. Due i casi spinosi: il primo riguarda la candidata di Fulvio Martusciello, l'ex sindaco di Gragnano, Annarita Patriarca. Poi è ancora vivo il caso di Armando Cesaro che attende notizie sul proprio futuro dopo essere stato costretto a ritirare la propria candidatura in seguito agli attacchi di Matteo Salvini. Non viene escluso che per tenere unito il partito possa persino essere rimesso in pista Armando Cesaro per silenziare i tanti veleni nella Forza Italia campana. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino